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L’analisi del rischio sismico di viadotti a rete: un possibile approccio

L’Italia ha un ingente patrimonio di opere d’arte autostradali in esercizio da 40-50 anni. Il loro risanamento e adeguamento sismico richiede un impegno finanziario tale da imporre una gradualità degli interventi da definirsi in base a criteri il più possibile oggettivi

L’analisi del rischio sismico di viadotti a rete: un possibile approccio

Quale che sia il metodo di calcolo adottato, esso deve essere:

  • univoco;
  • affidabile;
  • non si deve limitare ad individuare il primo meccanismo di crisi delle strutture ma deve investigare anche i successivi.

Il caso di studio dei viadotti della Strada dei Parchi

La Strada dei Parchi SpA è Concessionaria della A24, che collega Roma con l’Aquila e Teramo, e la A25, che si dirama da quest’ultima all’altezza di Torano e conduce fino a Pescara.

L’opera, realizzata in gran parte dalla fine degli anni Sessanta ai primi anni Ottanta, si caratterizza per la estrema complessità orografica dei territori attraversati, tale da rendere necessari 175 viadotti (ben 116 km di sviluppo su 280 complessivi) e numerose gallerie.

Lo studio svolto ha riguardato tutte le opere d’arte principali presenti lungo le due autostrade e ha avuto come principale obiettivo quello di valutare uno degli elementi più importanti per definire la scala di priorità degli interventi, visto l’obbligo normativo di perseguire il loro progressivo adeguamento sismico; entrambe le autostrade sono infatti classificate come strategiche per la Protezione Civile.

Si è proceduto con due analisi distinte:

  • la prima ha riguardato la definizione dell’IRS legato al collasso degli appoggi;
  • la seconda, ipotizzando che questi ultimi siano in grado di trasferire le azioni in fase sismica, ha permesso invece di valutare la vulnerabilità della struttura rapportata alla capacità resistente delle pile, delle spalle e relative fondazioni.

Per la prima analisi, in mancanza di informazioni progettuali, la capacità portante degli appoggi è stata definita attuando il cosiddetto “progetto simulato”, redatto in base alla Normativa e alla classificazione sismica vigenti all’epoca della progettazione dell’opera.