Il rischio sismico e la vulnerabilità per una infrastruttura a rete
Le reti viarie hanno un ruolo decisivo nella gestione delle emergenze a seguito di eventi catastrofici; il mantenimento della loro funzionalità riduce gli effetti sulla popolazione, influendo sulla tempistica dei soccorsi (http://www.mpaingegneria.it/).
Per questo motivo, le infrastrutture viarie principali vengono di diritto annoverate fra le cosiddette “lifelines”, alla stregua delle reti di trasporto dell’energia elettrica, del gas dell’acqua, le infrastrutture di telecomunicazioni, ecc..
In Italia la rete costituita da autostrade, Strade Statali e Regionali copre circa 52.000 km, cui vanno aggiunte le strade gestite da Provincie e Comuni, di cui non si hanno dati certi: è ragionevole comunque ipotizzare che il totale superi gli 80.000 km.
Sulle autostrade italiane le statistiche mostrano che la percentuale in viadotto è il 5,5% del totale; mancano dati sulle strade ordinarie, ma sembra ragionevole ipotizzare una percentuale di opere d’arte del 3%, per cui si avrebbero circa 3.500 km di viadotti.