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La lezione di Genova

Il crollo parziale del viadotto Polcevera (più conosciuto al grande pubblico come ponte Morandi) ha innescato una serie di considerazioni di carattere tecnico e gestionale sulla manutenzione delle infrastrutture viarie. Ne abbiamo parlato con l’Ing. Gabriele Camomilla che, quando era Direttore della Ricerca e della Manutenzione della Società Autostrade, ha coordinato l’unico intervento strutturale di rilievo sull’opera

La lezione di Genova

Il collasso di un ponte ha sempre un impatto sull’opinione pubblica, che sulla spinta dell’onda mediatica ed emotiva s’interroga e chiede giustizia; i ponti infatti non devono crollare, devono però essere manutenuti, essendo strutture soggette ad usure e sollecitazioni notevoli. Quanto successo a Genova, pur con le sue specificità, non può purtroppo essere considerato un evento eccezionale e irripetibile.

  • costruzione
    1 pol
    La pila 9 (quella collassata) durante le fasi di costruzione (foto d’archivio)
  • consolidamento
    2 pol
    Il profilo longitudinale (Roland 45 Creative Commons)
  • cavalletto
    3 pol
    Lo schema dell’antenna a cavalletto bilanciato (Matitato Creative Commons)
  • viadotto
    4A pol
    Dettagli della pila 11 su cui, nel 1992, sono stati realizzati i lavori di consolidamento (copyright 2018 Lucio Garofalo)
  • Polcevera
    4B pol
    Dettagli della pila 10 che è rimasta come fu concepita da Morandi e uguale alla 9, collassata lo scorso 14 Agosto (copyright 2018 Lucio Garofalo)
  • Pila
    5 pol
    La pila 10 su cui sono stati posizionati sensori e fatti rilievi (copyright 2018 Lucio Garofalo)
  • Rilievo
    6 pol
    La struttura non strallata, già oggetto di interventi manutentivi (copyright 2018 Lucio Garofalo)
  • demolizione
    7 pol
    La pila 11 e la rampa di accesso dell’A7 che, in caso di demolizione dell’intero viadotto, dovrebbe essere ricostruita per consentire l’innesto su quello nuovo (copyright 2018 Lucio Garofalo)
  • Morandi
    8 pol

Il problema non investe del resto solo l’Italia e suoi oltre 60.000 ponti e viadotti, ma tutti i Paesi del mondo, dove dal 2000 ad oggi si sono registrati 108 crolli, fra totali o parziali, di strutture viarie e ferroviarie (fonte Wikipedia, List of bridge of bridge failures).

Il collasso di una pila a cavalletto del viadotto Polcevera rappresenta dunque uno spunto di riflessione sulla manutenzione, sui materiali con cui sono stati costruiti ponti e viadotti che hanno più di 50 anni e anche sui rapporti tra proprietà pubblica delle opere e la loro gestione da parte dei privati.