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Interventi stradali e ferroviari in Val di Non e Val di Sole

Tra il 2013 e il 2016 la Collini Lavori SpA ha realizzato due opere strategiche per agevolare e potenziare le vie d’accesso stradale e ferroviaria delle Valli di Non e di Sole

La Val di Sole, disposta nel settore occidentale del Trentino, si trova collegata al Capoluogo di provincia Trento, attraverso la S.S. 42 prima e poi con la S.S. 43 fino a San Michele all’Adige. La S.S. 42 inizia all’imbocco della Val di Sole in corrispondenza del ponte sul torrente Noce a Mostizzolo, per poi proseguire lungo tutta la valle e quindi, valicato il passo del Tonale, proseguire in Lombardia fino a Bergamo. Il primo tratto della S.S. 42 è interessato da una morfologia caratterizzata da versanti fortemente acclivi e definiti da un continuo susseguirsi di vallecole che, storicamente, aveva disposto il tracciato stradale in una configurazione a mezza costa con disposizione planimetrica tortuosa a seguire l’andamento del versante. Detto tratto si sviluppa per circa 7 km e risulta essere quello che crea le maggiori problematiche al traffico.

Successivamente, raggiunta Malè, la viabilità si sviluppa sul fondovalle fino alla diramazione, a Dimaro, con la S.S. 239 di collegamento, attraverso il valico di Campo Carlo Magno, con Madonna di Campiglio e la Val Rendena. La S.S. 42 prosegue quindi verso l’alta Val di Sole e il passo del Tonale. La Val di Sole è inoltre collegata a Trento anche con la ferrovia a scartamento metrico Trento-Malè-Marilleva. Questa risulta disposta sostanzialmente parallela al torrente Noce e in particolare per il tratto relativo alla Valle di Sole, garantisce il collegamento con le principali zone a valenza fortemente turistica permettendo i collegamenti con gli impianti sciistici di Daolasa e di Marilleva. I nuovi interventi che si andranno a descrivere hanno interessato sia la S.S. 42, sia la ferrovia. Per quanto riguarda la S.S. 42, la progettazione ha interessato i primi 3 km a partire dal ponte di Mostizzolo, che risultavano essere quelli con le maggiori criticità. Per la ferrovia, il progetto ha previsto il prolungamento oltre la fermata di Marilleva, per una lunghezza di circa 1 km oltre a una bretella stradale di collegamento con Marilleva.

  • Vista aerea della rettifica stradale
    Vista aerea della rettifica stradale
    Vista aerea della rettifica stradale
  • Vista aerea del viadotto 1
    Vista aerea del viadotto 1
    Vista aerea del viadotto 1
  • Il viadotto 1 a lavori ultimati
    Il viadotto 1 a lavori ultimati
    Il viadotto 1 a lavori ultimati
  • Vista aerea del varo a spinta del viadotto 4
    Vista aerea del varo a spinta del viadotto 4
    Vista aerea del varo a spinta del viadotto 4
  • La realizzazione del viadotto 5 con interferenza del traffico ferroviario
    La realizzazione del viadotto 5 con interferenza del traffico ferroviario
    La realizzazione del viadotto 5 con interferenza del traffico ferroviario
  • Il viadotto 5 a lavori ultimati
    Il viadotto 5 a lavori ultimati
    Il viadotto 5 a lavori ultimati
  • Il varo del viadotto 1
    Il varo del viadotto 1
    Il varo del viadotto 1
  • Il varo del viadotto 1
    Il varo del viadotto 1
    Il varo del viadotto 1
  • Vista aerea della stazione ferroviaria di Mezzana
    Vista aerea della stazione ferroviaria di Mezzana
    Vista aerea della stazione ferroviaria di Mezzana
  • Il viadotto ferroviario
    Il viadotto ferroviario
    Il viadotto ferroviario
  • La passerella sul Noce
    La passerella sul Noce
    La passerella sul Noce
  • La stazione ferroviaria di Mezzana
    La stazione ferroviaria di Mezzana
    La stazione ferroviaria di Mezzana
  • Vista interna della passerella sul Noce
    Vista interna della passerella sul Noce
    Vista interna della passerella sul Noce

Descrizione dell’opera stradale

Lavori di sistemazione e di allargamento della S.S. 42, tratto Mostizzolo-Caldes

Come detto, il tratto di S.S. 42 che si sviluppa a partire dall’attraversamento del Noce a Mostizzolo fino all’abitato di Bordiana era definito da uno sviluppo planoaltimetrico che seguiva la morfologia del versante, individuando un tracciato con una elevata tortuosità, che rendevano estremamente difficoltoso il transito dei mezzi pesanti. Analogamente per i veicoli leggeri, il tracciato comportava velocità di percorrenza non adeguata ai moderni standard trasportistici. Inoltre, la S.S. 42 attraversava i due abitati di Bozzana e di Bordiana senza adeguati sistemi di protezione in sicurezza dei pedoni o con la mancanza o inadeguatezza dei marciapiedi. Altra criticità del vecchio tracciato era dovuta alle caratteristiche geologiche e geotecniche dei versanti che in passato erano stati oggetto di smottamenti determinando cedimenti della sede stradale. Conseguentemente, il progetto ha interessato la risoluzione di tutte le criticità sopra dette, riducendo innanzitutto le importanti tortuosità disponendo il nuovo tracciato, lungo 3 km circa, più in rettilineo ed adattandolo alle prescrizioni delle Norme vigenti di cui al D.M. 2001. Sono stati previsti in progetto:

  • cinque viadotti a scavalco di altrettante vallecole, che risultano essere gli interventi più significativi;
  • l’esecuzione di 830 m di muri di sostegno e di controripa, tutti ancorati su fondazioni profonde;
  • 96 m di semi-impalcato a sbalzo.

L’intervento, di cui 1.650 m interamente su nuovo tracciato, individua curve con raggio minimo adeguato agli standard delle attuali Norme a garanzia di un intervallo di velocità tra 60 e 100 km/ora. La pendenza longitudinale massima risulta pari al 4%. La definizione della tipologia di impalcato nonché delle sottostrutture è stata dettata dall’esigenza di ottimizzare le fasi di costruzione. In tal senso, quindi, le fondazioni delle spalle e delle pile sono state impostate in configurazione scalettata dal basso verso l’alto, in modo da evitare sbancamenti importanti e limitare i disagi connessi all’interruzione del traffico veicolare superiore che non ha mai subito interruzioni per l’intero periodo di costruzione. In merito alla tipologia degli impalcati, la scelta è caduta necessariamente sulla tipologia a struttura mista acciaio-calcestruzzo, con definizione della lunghezza dei conci compatibili con le necessità di trasporto da un lato e di assemblaggio e varo entro spazi ristretti. Gli impalcati sono tutti a bi-trave a sezione a doppio T e con altezze diverse da viadotto a viadotto in funzione delle luci di calcolo. I conci sono uniti tra loro mediante giunzioni bullonate.