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Il risanamento delle solette dei ponti

L’intervento progettuale sul ponte lungo la S.P. 74/II che scavalca il fiume Dittaino prevede l’applicazione di una lastra di rinforzo in calcestruzzo sulla soletta, con il compito di impermeabilizzare la superficie e di esercitare un’azione di rinforzo strutturale

Il risanamento delle solette dei ponti

La costruzione di un rilevante numero di opere infrastrutturali stradali è avvenuta nell’immediato Dopoguerra, in seno a quella che è stata la grande opera di progettazione e realizzazione della rete stradale italiana.

Per i ponti, a quell’epoca realizzati attraverso un diffuso e prevalente utilizzo del calcestruzzo armato e del calcestruzzo armato precompresso, non fu previsto alcun accorgimento sui potenziali problemi connessi alla durabilità del calcestruzzo.

  • Soletta
    1 ct
    Particolare di una soletta in stato di fortemente deterioramento
  • deterioramento
    2 ct
    Le barriere da sostituire
  • barriere
    3 ct
    Il confronto tra il peso della soletta ante- e post-intervento
  • intervento
    4 ct
    Il raffronto tra le sezioni del ponte sul fiume Dittaino
  • Dittaino
    5 ct
    Il sistema di aggancio del cordolo
  • cordolo
    6A ct
    La schematizzazione della forza d’urto
  • Aggancio
    6B ct
    La schematizzazione della forza d’urto
  • Urto
    7 ct
    Le forze d’urto agenti sulle barriere al variare delle Norme
  • rinforzo
    8A ct
    Il raffronto tra la tensione principale massima della soletta senza rinforzo
  • Cappa
    8B ct
    Il raffronto tra la tensione principale massima della soletta con cappa di rinforzo
  • Tensione
    9A ct
    Il raffronto tra la tensione principale minima della soletta senza rinforzo
  • Tensione
    9B ct
    Il raffronto tra la tensione principale minima della soletta con rinforzo

Il degrado dei materiali nei ponti si è accentuato per l’ingente impatto dei mezzi pesanti e per i loro volumi di traffico. In molti ponti occorre che siano sostituite le barriere di sicurezza, la cui installazione avviene generalmente negli sbalzi delle solette dei ponti che spesso versano in precarie condizioni statiche.

Le solette dei ponti

Il calcestruzzo è un materiale soggetto a microfessurazione da ritiro viscoso e a macrofessurazione da dilatazione termica o da sollecitazione meccanica [1 e 2]; quando interessa le solette da ponte, la fessurazione genera preoccupazione perché, essendo investita direttamente dall’acqua piovana e dalle acque acide provenienti dalla carreggiata, provoca un tempestivo decadimento [3].

Le solette da ponte fino agli anni Settanta non erano impermeabilizzate perché si riteneva di far assolvere tale compito direttamente alla pavimentazione in conglomerato bituminoso attraverso la stesura di un manto bituminoso con un più alto quantitativo di bitume.