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Il ponte Molino: indagini e verifiche per l’idoneità dei trasporti eccezionali

Il programma di indagini effettuato a supporto delle verifiche di idoneità statica al transito di trasporti eccezionali e i risultati delle prove dirette di carico

Il ponte Molino: indagini e verifiche per l’idoneità dei trasporti eccezionali

Descrizione del ponte e delle indagini preliminari

Il ponte Molino si presenta come un manufatto in muratura, caratterizzato da due arcate aventi luce di 8,50 m che insistono su una pila intermedia larga 2 m e due spalle anch’esse in muratura. Nonostante la mancanza di elaborati di progetto e collaudo, si ritiene che l’opera sia stata costruita nel XIX secolo e successivamente ampliata intorno al 1950.

Il ponte, ubicato lungo la S.S. 12 “dell’Abetone e del Brennero” in prossimità del comune di Ostiglia (MN), realizza il sovrappasso del fiume Tartaro al confine tra la Lombardia e il Veneto. Successivamente alla chiusura al transito di trasporti eccezionali, determinata dall’accertata carenza di elaborati di progetto e di collaudo del manufatto, è stato avviato un programma di indagini non distruttive e verifiche teoriche, atto a fornire una ragionevole conoscenza del manufatto in termini di caratteristiche geometriche dell’attraversamento e dei materiali impiegati, stato di conservazione e capacità resistenti.

Gli approfondimenti condotti hanno, in una prima fase, incluso l’esecuzione di:

  • accurate ed estese ispezioni visive, rilievo geometrico e degli inneschi di degrado presenti;
  • indagini totalmente non-distruttive condotte mediante metodologie georadar e geoelettriche.

Le indagini non distruttive hanno consentito, innanzitutto, di verificare che trasversalmente il manufatto fosse realizzato da due ponti accostati: il primo, a supporto della via di corsa Verona-Ostiglia, è di più remota costruzione (la parte verosimilmente risalente all’Ottocento) mentre il secondo (direzione di marcia Ostiglia-Verona) risulta più recente.