La posa della prima pietra avvenne il 29 Maggio 2013 alla presenza del Primo Ministro turco Recep Tayyip Erdoğan e, con l’occasione, venne assegnato il nome di Yavuz Sultan Selim, ispirandosi a Selim I, sultano dell’Impero Ottomano dal 1512 alla sua morte nel 1520.
Il terzo ponte sul Bosforo è una parte dell’appalto in BOT (Build-Operate-Transfer) con un investimento totale di 2,7 miliardi di Euro inserito nella più ampia sezione autostradale della North Marmara Highway comprendente un tratto di 115 km lungo il tracciato Odayeri-Paşaköy.
La concessione comprende i primi tre anni per la progettazione definitiva e la costruzione delle opere con una durata di oltre dieci anni e con ricavi stimati di circa 4 miliardi di Euro in cui Astaldi è presente con il 33,33%, mentre il restante 66,67% è a favore della Società turca IC Içtaş Inşaat. Il tempo di costruzione è fissato in 30 mesi dalla data di firma del contratto e la sua consegna è per il 13 Novembre 2016 (si veda “Strade & Autostrade” n° 131 Luglio/Agosto 2018 e https://www.stradeeautostrade.it/ponti-e-viadotti/j-f-klein-e-il-terzo-ponte-sul-bosforo-unopera-ingegneristica-incomparabile/).
Le caratteristiche del ponte
È localizzato lungo il Bosforo poco prima di arrivare nel Mar Nero, a Nord, e congiungerà la cittadina di Poyrazköy nella parte asiatica con quella di Garipҫe nella parte europea. È un ponte ibrido, in parte sospeso e in parte strallato, con una lunghezza della campata principale tra i due piloni ad A di 1.408 m, con fondazioni a terra sui due lati costieri, impalcato composto da due carreggiate autostradali a quattro corsie ciascuna da 3,65 m separate da un corridoio ferroviario centrale a doppio binario da 5,25 m ciascuno per treni ad alta velocità e merci e si configura come il più largo al mondo con una larghezza dell’impalcato di 58,50 m e spessore massimo di 5,50 m che non trova uguali nelle classifiche mondiali. Con questo dimensionamento geometrico, la velocità di progetto è fissata a 120 km/ora per le due carreggiate autostradali, mentre per i treni in transito sarà di 80 km/ora per il traffico merci e di 160 km/ora per l’alta velocità.
I piloni
I due piloni in calcestruzzo e acciaio a forma di A e sezione triangolare hanno un’altezza di 330 m dalla superficie dell’acqua e sosterranno gli stralli per i 17 conci a cavallo dei piloni e i due cavi sospesi passanti cui saranno agganciati i pendini che terranno l’impalcato della campata centrale. Ad oggi è terminato il lavoro più impegnativo e l’impalcato è stato chiuso con il concio di chiave il 6 Marzo 2016. La parte centrale completamente sospesa è di 312 m di lunghezza, a cavallo di questa zona la zona di transizione in cui si trovano i pendini e gli stralli è di 240 m per ambo i lati, la restante parte è solamente strallata e porta a una lunghezza totale del ponte a partire dai blocchi di ancoraggio a 2.164 m.
Gli stralli sono agganciati alle due estremità del concio, in maniera asimmetrica e con angolazioni diverse rispetto al pilone, equidistanti tra loro, spaziati di 15 m nella campata laterale e 24 m nella campata centrale, mentre i pendini a lato del corridoio centrale predisposto per le due linee dei binari ferroviari sono ugualmente spaziati tra loro di 24 m. Le fondazioni dei piloni sono a pozzo, ubicate nel banco roccioso sulla costa, del diametro di 20 m e profonde altrettanto, da qui si innalzano i piloni di sezione cava triangolare, la cui esecuzione e avanzamento è avvenuta con casseri rampanti dal livello 0 a 208 m, da questo livello si è montato un cassero modulare che si sposta di volta in volta e permette la collocazione delle scatole per gli ancoraggi degli stralli (22×4 = 88) del peso di 2.820 t e le selle superiori in cui scorrono i cavi di sospensione, i piloni sono completati con una struttura di acciaio che li unisce alla sommità e un tappo che chiude la struttura in calcestruzzo, le due travi in calcestruzzo di collegamento, una inferiore su cui sono collocati gli appoggi sferici e una superiore a quota +266 solidarizzano e irrigidiscono la struttura dei piloni.