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Una pista ciclabile… praticamente eco

La riqualificazione ambientale e funzionale sulla Riviera del Brenta, per il Comune padovano di Campo San Martino, da parte di Ecovie S.C.

Una pista ciclabile… praticamente eco

Il progetto

Il progetto esecutivo comprende la riqualificazione di un’area fluviale di grande valore naturalistico e storico con l’istituzione di un’area protetta sull’ estremità dell’ansa del fiume Brenta in corrispondenza della curva denominata della “Colonia”. L’intervento intende valorizzare l’habitat naturale presente, rendendone possibile la fruizione da parte della popolazione locale, dei naturalisti e dei praticanti di varie discipline sportive. Il progetto è stato redatto dal Dott. Agr. Giacomo Gazzin dello Studio Agriplan di Padova per il Comune di Campo San Martino e prevede sostanzialmente due interventi distinti:

  • riqualificazione di parte dell’ansa del fiume denominata “Bagni del Sole”;
  • realizzazione di un percorso ciclopedonale per il raggiungimento dell’area naturalistica.

  • Una foto aerea del Brenta
    Una foto aerea del Brenta
  • La stabilizzazione immersa nel verde
    La stabilizzazione immersa nel verde
  • La stesa di uno degli strati con l’uso della vibrofinitrice di Ecovie
    La stesa di uno degli strati con l’uso della vibrofinitrice di Ecovie
  • L’aspetto finale della pavimentazione ecologica in triplo strato
    L’aspetto finale della pavimentazione ecologica in triplo strato
La riqualificazione di parte dell’ansa del fiume denominata “Bagni del Sole”

Per la componente della riqualificazione, si sono previsti una serie di interventi sulla vegetazione esistente, preservando quella componente dotata di potenzialità e caratteristiche ambientali positive e asportando la vegetazione non idonea, prestando particolare attenzione alla fauna presente.

La realizzazione di un percorso ciclopedonale

L’intervento del percorso ciclopedonale si sviluppa lungo la carrareccia presente per una lunghezza complessiva di circa 1.050 m, dall’accesso da Via Brenta in prossimità dello sfioro del Piovetta sul Brenta, fino all’area dei Bagni di Sole. La realizzazione del percorso è stata ottenuta effettuando la stabilizzazione in sito a cemento della carreggiata esistente utilizzando idonei macchinari pulvimixer con regolarizzazione e baulatura del piano con macchina livellatrice e successiva compattazione con rulli. Una volta terminato il sottofondo, si è passati alla stesa e rullatura del materiale stabilizzato e al successivo trattamento ecologico e impregnazione a triplo strato. Queste tipologie di lavorazioni (stabilizzazione in sito, strato di stabilizzato e pavimentazione in triplo strato) sono particolarmente indicate in questi ambiti in quanto ben si integrano sia dal punto di vista ecologico-ambientale sia del contenuto costo di esecuzione.

La stabilizzazione in sito è stata eseguita previo studio della miscela ottimale redatto da Ecovie e volto a garantire il raggiungimento delle prestazioni di portanza richieste dal Capitolato Speciale d’Appalto (80 MPa nell’intervallo 0,25-0,35). Secondo la caratterizzazione individuata, la terra da stabilizzare era composta da limi sabbiosi con ghiaie che – dato il loro basso contenuto di frazioni fini plastiche – sono meno sensibili all’azione dell’acqua e quindi adatte alla stabilizzazione a cemento con dosaggio ottimale del 3,5% sul peso della miscela. La modalità di esecuzione della stabilizzazione in sito è stata la seguente:

  • mediante pulizia e scotico, pulizia del terreno per renderlo libero da vegetazione da qualsiasi altro corpo estraneo e da eventuali inclusioni di grossa pezzatura che possono danneggiare la macchina impiegata nel processo di miscelazione; l’acqua è stata utilizzata per conferire agli impasti terra-cemento il tenore di umidità ottima di costipamento. Per mantenere questo tenore durante l’eventuale periodo di maturazione degli strati compattati, la medesima era dolce, limpida, esente da impurità dannose (oli, acidi, alcali, cloruri, solfati, materie organiche) e da qualsiasi altra sostanza nociva alle reazioni terra-cemento;
  • la scarificazione, la polverizzazione e la miscelazione della terra con il cemento e l’acqua sono state eseguite con una pulvimixer Wirtgen WR 250 di ultimissima generazione (Ecovie ne ha tre in dotazione) in grado di trattare spessori fino a 50 cm; per assicurare all’operatività la necessaria precisione di dosaggio, è stato utilizzato uno spargitore di calce Streumaster MC 16 su autocarro 6×6 MAN dotato di dosatori con pesata elettronica. I rulli compattatori vibranti utilizzati Hamm H20i a cilindro liscio hanno un peso statico di 20 t con frequenza di vibrazione pari a 27/30 Hz in grado di adattarsi automaticamente ai diversi tipi di terreno da compattare; tali caratteristiche sono superiori ai rulli normalmente usati (da 15-18 t e con frequenze di vibrazioni fisse). L’autobotte dell’acqua della capacità di 6 m3, è stata installata su un autocarro a doppia trazione e collegata con tubazione flessibile direttamente alla stabilizzatrice, che ha dosato l’acqua nell’impasto di miscelazione nella percentuale ottimale;
  • lo strato di stabilizzato granulare sopra la stabilizzazione è stato eseguito da Ecovie con stabilizzato fornito da cave scelte per la tipicità del materiale e la sua costanza;
  • la stesa è stata compiuta con vibrofinitrice gommata al fine di ottenere una sagoma finale perfetta e costante lungo il tracciato.

La pavimentazione in triplo strato è stata realizzata seguendo le tre fasi operative:

  1. stesa simultanea, previa preparazione del fondo di una mano di emulsione bituminosa da impregnazione in ragione di 2,5 kg/m2 e pietrischetto frantumato lavato di pezzatura 12-18;
  2. successiva stesa simultanea di una seconda mano di emulsione di bitume modificato in ragione di 1,5 kg/m2 e pietrischetto frantumato lavato di pezzatura 8-12;
  3. finitura mediante stesa simultanea di una terza mano di emulsione di bitume modificato in ragione di 1,5 kg/m2 e pietrischetto frantumato di pezzatura 4-8.

Il trattamento è stato realizzato con macchina combinata dotata di riscaldamento autonomo, barra di spruzzatura a larghezza variabile e sistema elettronico di dosaggio del legante e degli inerti. Rispetto ad altre pavimentazioni ecologiche molto più costose, quella eseguita ha consentito la salvaguardia dei valori ambientali perché realizzata con inerti tipici della zona che hanno consentito di ottenere una colorazione e un aspetto naturale e non alterante i valori paesaggistici esistenti.

L’esecuzione

Ad eseguire i lavori è stata Ecovie, Impresa leader in questo settore grazie al continuo investimento in formazione del Personale, macchinari dotati di tecnologie innovative e ricerche sui materiali. L’obiettivo di Ecovie è garantire la qualità nella costruzione e nella manutenzione di infrastrutture stradali, tramite l’uso delle più avanzate tecnologie, dando priorità al riciclo e alla valorizzazione di materiali altrimenti destinati al rifiuto.

I vantaggi

Sia in termini tecnici che in termini più generali, i vantaggi che questo tipo di lavorazione offre sono molteplici e spaziano dalla riduzione dei costi alla sostenibilità ambientale:

  • nessun conferimento di materiali in discarica, con conseguente vantaggio sia economico sia per l’ambiente;
  • basso apporto di volumi di materia prima, con conseguente riduzione del transito di mezzi sulla viabilità locale, minor danneggiamento della rete viaria esistente e minor emissione di sostanze nocive nell’ambiente;
  • aumento della capacità portante della sovrastruttura stradale;
  • aumento del grado di resistenza all’usura dello strato superficiale;
  • aumento del grado di impermeabilizzazione del pacchetto stradale con conseguente aumento della vita utile della struttura;
  • facilità e riduzione dei costi di manutenzione;
  • basso impatto ambientale in contesti di alto valore ambientale grazie all’utilizzo di inerti tipici della zona nella finitura della pavimentazione.