Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

Il trattamento di depolverizzazione per strade rurali

Un esempio di applicazione sulla viabilità del comune di Fano

Il trattamento di depolverizzazione per strade rurali

L’applicazione alla discarica Aset di Fano

La viabilità interna alla discarica Aset di Fano in località Monteschiantello, ad eccezione dell’area posta all’ingresso dell’impianto e degli uffici, è composta da strade sbrecciate in misto granulare stabilizzato e un sottofondo in terreno naturale o composto da rifiuti compattati in funzione della zona. Quando il sottofondo è composto da rifiuti, esso è soggetto a continui cedimenti di assestamento rendendo quindi il supporto della pavimentazione instabile nel tempo.

Un’altra particolarità è dovuta al fatto che le strade sono trafficate non solo da mezzi pesanti in ingresso e uscita dalla discarica, ma potenzialmente anche da mezzi d’opera e da rulli pesanti a piede di montone (con speroni più invasivi rispetto a quelli comunemente usati in ambito stradale) quando questi necessitano di interventi di manutenzione. Anche un singolo passaggio di un rullo a piede di montone potrebbe comportare la rottura per punzonamento di una qualsiasi pavimentazione nei punti di appoggio degli speroni.

Su tali strade, specialmente nel periodo estivo quando la pavimentazione è in stato asciutto, il transito dei mezzi comporta un rilevante innalzamento delle polveri nell’aria fino a raggiungere livelli di guardia.

Tenendo in considerazione l’instabilità del sottofondo e l’eventualità del passaggio di rulli pesanti a piede di montone che porterebbero al fallimento di qualsiasi tipo di pavimentazione, con l’obiettivo di limitare l’innalzamento delle polveri e di sigillare la sovrastruttura, come intervento di ripristino della pavimentazione si è scelto di eseguire una risagomatura del piano di appoggio e una depolverizzazione della superficie con trattamento a tre mani di emulsione di bitume modificato e graniglia.

Tale intervento, da applicare ad un’area di circa 4.400 m2, è stato anche motivato dalla velocità realizzativa, così da non richiedere una prolungata interruzione del traffico e quindi da non pregiudicare la funzionalità del sito.

Per la risagomatura del piano di posa in alternativa al misto granulare stabilizzato previsto da Capitolato è stato accettato, come proposta migliorativa, un misto cementato con il 2% di cemento composto da conglomerato bituminoso di recupero (fresato) selezionato tramite processo di frantumazione e vagliatura per ottenere una frazione 0/25.

Le operazioni preparatorie sono iniziate con la bagnatura del supporto, lo scarico del misto cementato in mucchio, la riprofilatura tramite motorgrader e la compattazione con rullo ferro-gomma. Per il trattamento di depolverizzazione in tre mani, su tutta l’area di intervento è stata prevista la bagnatura del supporto, l’applicazione dell’impregnazione e sgranigliatura e due mani di emulsione di bitume modificato e graniglia in successione, ognuna rullata con rullo gommato secondo le prescrizioni di Capitolato.

I successivi sopralluoghi hanno permesso di valutare un buono stato di consistenza della superficie senza particolare eccesso di graniglia tanto da non consigliarne la spazzolatura e aspettare il normale eventuale rilascio o miglior ammorsamento a seguito del transito dei mezzi pesanti.