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Difendiamo il nostro patrimonio stradale

La trascuratezza alla necessaria manutenzione di un'opera infrastrutturale e la conseguente perdita di valore del nostro patrimonio viario

Difendiamo il nostro patrimonio stradale

Le nostre strade sono un patrimonio dal valore altissimo, ma nessuno vuole rendersene conto. SITEB ha stimato tale valore, con riferimento sia all’intera infrastruttura stradale sia al “pacchetto” della sovrastruttura: le cifre che emergono sono di tutto rispetto e superano i 1.000 miliardi di Euro per la sola sovrastruttura, diventando molto maggiori se si considera tutta la infrastruttura viaria.

Immagini

  • Una strada particolarmente ammalorata
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    Una strada particolarmente ammalorata
  • La sezione tipo della sovrastruttura stradale per autostrade e per altre strade
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    La sezione tipo della sovrastruttura stradale per autostrade e per altre strade
  • L’indice dello stato della pavimentazione
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    L’indice dello stato della pavimentazione
  • Un esempio di lavoro di manutenzione
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    Un esempio di lavoro di manutenzione

Solo interventi programmati e monitorati possono fermare il degrado, già in stato avanzato, di questo patrimonio.

La rete stradale di un Paese esteso come l’Italia costituisce un patrimonio a cui nessuno pensa in termini di valore economico. Trascurandolo, perde il valore anno dopo anno, fino ad arrivare al punto in cui il ripristino non è più possibile e la perdita è definitiva. L’Italia è stata la prima a dotarsi di moderne autostrade e delle conoscenze, nonché di impianti e macchine, per farle. Poi si è fermata e, anzi, ha cominciato ad arretrare fino ad arrivare alla preoccupante situazione attuale.

Le condizioni della rete sono insoddisfacenti e tali da non garantire i minimi requisiti di sicurezza.

Il costo economico complessivo derivante da incidenti stradali è stato valutato essere di circa 40 miliardi di Euro l’anno. A ciò si aggiungono gli oneri per i contenziosi con le Amministrazioni responsabili.

L’estensione della rete stradale Italiana

La stima della esatta estensione della rete stradale italiana è sempre stata difficile, anche per diverse classificazioni che sono state adottate nel corso degli anni. A parte le Autostrade, possiamo suddividere la rete primaria in Strade Statali (oggi dette anche strade di interesse nazionale), Strade Regionali e Strade Provinciali. Ad esse vanno però aggiunte le Strade Comunali extraurbane e urbane, nonché le Vicinali.

Il valore della sovrastruttura e della strada

La cifra media stimata per la sovrastruttura varia da 1,0 a 1,6 milioni di Euro/km, per un totale di circa 600-700 miliardi, se si escludono le strade vicinali e urbane, mentre supera i 1.000 miliardi includendole.

In totale, il valore delle nostre strade principali può essere stimato poco al di sotto di 5.000 miliardi. Tanto vale l’attuale patrimonio stradale italiano (escluse le strade cittadine e secondarie, pur molto estese) se mantenuto nello stato ottimale.

La manutenzione del patrimonio stradale

Gli Economisti dovrebbero applicare il loro sapere e la loro esperienza non solo sulla finanza e sui relativi investimenti, ma anche sui vantaggi economici della conservazione di tutti i capitali dello Stato che governano. Le strade sono uno di questi.

Se non si fa manutenzione, la pavimentazione degrada fino a dover essere rifatta completamente dopo 10-15 anni, senza contare che dopo cinque-dieci anni essa può diventare pericolosa e poco confortevole. Se si interviene invece periodicamente con una manutenzione “leggera”, ripetuta periodicamente, si mantiene l’efficienza della struttura e si allunga la vita della pavimentazione, con costi decisamente ridotti.

Tra gli interventi immediati e low cost possiamo citare la sigillatura delle eventuali fessure o discontinuità, che permette di guadagnare tempo prima della fresatura e rifacimento del “tappetino” di usura superficiale; quest’ultimo va periodicamente rifatto, così da permettere di intervenire sulla intera struttura (il pacchetto) ogni 20 anni o dopo. Questo, naturalmente se la strada (sottofondo e sovrastruttura) è stata ben progettata e correttamente messa in gara.

In assenza di un piano di intervento programmato, dopo un certo periodo si deve intervenire praticamente ogni anno per tamponare le emergenze (caso emblematico: le buche), spendendo così le risorse senza risolvere il problema, che puntualmente si ripresenterà l’anno dopo.

Un intervento correttamente programmato e monitorato permetterebbe di mantenere il valore del patrimonio, favorendo la sicurezza degli utenti della strada; esso inoltre costa meno ed evita anche le spese legali a carico delle Amministrazioni.