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Monte bianco: sicuramente, un genetliaco d’autore

La Redazione è stata invitata a una festa di compleanno molto particolare...

Monte bianco: sicuramente, un genetliaco d’autore

Il 15 Settembre 1962 Amintore Fanfani, Presidente del Consiglio italiano e Georges Pompidou, Primo Ministro francese, celebrarono l’abbattimento dell’ultimo diaframma del Traforo del Monte Bianco ed effettuarono la prima traversata ufficiale. Il 15 Settembre 2012 è stato festeggiato il 50° anniversario di questa storica giornata, ripercorrendo la strada già fatta e guardando al futuro.

Il primo progetto di una galleria sotto il Monte Bianco (si veda http://www.stradeeautostrade.it/senza-categoria/il-risanamento-dellimpalcato-del-traforo-del-monte-bianco/) fu redatto dall’Ing. Arnold Monod che lo sottopose, nel 1908, a una delegazione di Parlamentari italiani e francesi, appoggiati dai Primi Ministri Giolitti e Clémenceau in visita ad Aosta. Il progetto comprendeva anche la prima relazione tecnica-geologica approfondita, sulla quale si basarono i progetti successivi.

  • Monte Bianco
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    Il jumbo utilizzato per gli scavi trasportava 16 trivelle distribuite su quattro piani
  • breakthrough
    2 mb
    La storica prima pagina di Paris Match, celebrante l’avvenuto breakthrough del Traforo del Monte Bianco
  • Traforo
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    La Conferenza Stampa è stata tenuta da Giuseppe Piaggio, Vice Presidente di SITMB, Gilles Rakoczy, Direttore Gerente di GEIE-TMB, e dal Presidente di ATMB Hugues Hourdin
  • Janus
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    Presentato in anteprima durante la cerimonia, il nuovo veicolo sostituirà il bidirezionale “Janus”
  • Galleria
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    L’erede dello Janus ha una capacità di 12.000 l, che fornisce un’autonomia d’intervento di 15 minuti
  • Scavo
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    La sala di Gestione Tecnica Centralizzata
  • Simulatore
    8 mb
    Il simulatore 3D permette la formazione delle squadre d’emergenza

A causa degli eventi bellici il progetto fu però accantonato fino al 1934, quando lo stesso Monod, in occasione di un Congresso tra Autorità francesi e italiane a Bonneville, presentò un nuovo elaborato che prevedeva una galleria stradale di 12.620 m, corredandolo anche con le stime del traffico e l’entità dei pedaggi. Nel 1946, il Conte Dino Lora Totino, Ingegnere piemontese, avviò a titolo personale e a proprie spese lo scavo della galleria sul versante italiano, ma su ordine delle Autorità politiche e militari i lavori furono interrotti nel 1947, quando l’avanzamento aveva raggiunto una lunghezza di circa 260 m.

I tempi erano però maturi, e nel 1949 fu firmata una Convenzione franco-italiana “per lo scavo di una galleria stradale sotto il Monte Bianco”, mentre una Carta Nazionale per la costruzione del tunnel fu approvata nel Marzo del 1953; sottoposta al voto del Parlamento italiano e di quello francese, fu infine ratificata dai due Governi rispettivamente nel 1954 e nel 1957. Ratifica che consentì a entrambi gli Stati di costituire delle Società di costruzione e di gestione della galleria: la Società Italiana per Azioni per il Traforo del Monte Bianco fu creata ad Aosta nel 1957; l’anno successivo vide la nascita della Società francese.

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