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La costruzione della galleria di sicurezza nel traforo autostradale del Frejus

I lavori del progetto della nuova galleria di sicurezza che collega il Piemonte con la Savoia per la parte che riguarda le opere civili lato Italia (Lotto 2)

La costruzione della galleria di sicurezza nel traforo autostradale del Frejus

Nel dettaglio, per tale scavo è stata utilizzata una TBM a singolo scudo che ha permesso la posa di conci prefabbricati in calcestruzzo in avanzamento. La macchina aveva un diametro di scavo pari a 9,46 m (diametro della testa fresante). Il raggio interno del rivestimento realizzato è pari a 4,10 m, al quale corrisponde un diametro interno di 8,20 m.

Considerato lo spessore del concio prefabbricato pari a 0,40 m, il diametro di estradosso è risultato di 9,00 m. Per i conci si è adottata una lunghezza di 1,8 m. L’anello è costituito da sei conci in aggiunta al concio di chiave, per un totale di sette elementi. I conci prefabbricati sono stati realizzati dalla Società Itinera presso uno stabilimento realizzato ad hoc in località Salbertrand a una distanza dal cantiere di Bardonecchia di circa 18 km.

I lavori di scavo con la TBM sono durati 491 giorni, durante i quali sono stati scavati 6.285 m di galleria. La TBM ha rotto l’ultimo diaframma in data 17 Novembre 2014. La produzione media è stata di circa 18 m/giorno (per ogni giorno lavorativo) ovvero circa 13 m per ogni giorno naturale e consecutivo.

Durante lo scavo della TBM dall’imbocco lato Modane all’imbocco italiano è stato realizzato un tratto in tradizionale in materiale morenico, ma molto chiuso e di buone caratteristiche geomeccaniche, dalla p.k. 12+780 (copertura 30 m) alla p.k. 12+848 (imbocco lato Italia), per uno sviluppo longitudinale di circa 68 m. La sezione in tradizionale è stata realizzata con forme e dimensioni tali da permettere anche il successivo passaggio della TBM.

Successivamente, all’avvenuto abbattimento dell’ultimo diaframma, è stata estratta la TBM facendola traslare sui soli conci di base e su opportuni binari predisposti sulla culla per la traslazione della parte di TBM denominata “testa fresante”.

In aggiunta, sono stati predisposti sulla TBM opportuni sistemi di anti-rollio dal momento che la macchina ha dovuto affrontare un tratto in curva R400 per poter uscire. La culla è diventata parte integrante (arco-rovescio) della galleria artificiale finale in uscita prevista nel progetto esecutivo.