Lavaggi e rotolavaggi
Le recenti tecnologie nel settore della verniciatura in galleria hanno portato all’affermazione di vernici fotocatalitiche. Sono vernici “attive” le cui particelle nanotecnologiche riescono a scomporre le molecole di smog in CO2 e inerti.
Grazie alle sue proprietà ossidanti, il biossido di titanio (TiO2) è capace di degradare gli inquinanti organici e inorganici (SOV, sostanze organiche volatili e i NOx, ossidi d’azoto) prodotti dall’attività umana.
La fotocatalisi trasforma le sostanze inquinanti in sali (nitrati di sodio e di calcio) e anidride carbonica (CO2). I sali si depositano sulle superfici e vengono rimossi per la semplice azione del vento e della pioggia (nel caso della galleria, mediante lavaggi), mentre l’anidride carbonica si disperde naturalmente nell’atmosfera.
Quindi, nel caso in cui le superfici in galleria siano trattate con vernici fotocatalitiche, è possibile prevedere interventi manutentivi mediante cicli di lavaggi a pressione, ovvero senza utilizzo di spazzole rotanti.
L’assenza della componente organica dello smog, permette la corretta rimozione di sali e polveri con semplice utilizzo di acqua a media pressione (dai 50 ai 100 bar).
Attenzione, la manutenzione di qualsiasi prodotto verniciante è strettamente legata ai volumi di traffico propri della specifica infrastruttura. Questo vuol dire che occorre prevedere almeno un intervento manutentivo annuo delle superfici in galleria, siano esse verniciate a tempera o con prodotti lavabili o con fotocatalitiche.
Va da sé che le superfici, anche se trattate con il miglior ciclo possibile, vanno manutenute e il loro abbandono per più di uno-due anni non permetterà più il ripristino delle condizioni iniziali e desiderate, ovvero la completa pulizia ed il ripristino della colorazione bianca uniformemente compatta.