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Il caso della galleria Borzoli-Erzelli

Mitigazione delle vibrazioni indotte dall’avanzamento in galleria mediante esplosivo per il sovrappasso dell’Autostrada A10

Il caso della galleria Borzoli-Erzelli

Per quanto concerne l’aspetto vibrazionale, nella situazione analizzata, le Normative di riferimento indicano per le frequenze tipiche dello scavo (superiori ai 50 Hz) velocità vibratorie massime compatibili estremamente ridotte, con valore limite minore di 10 mm/s. Solamente eseguendo appropriati rinforzi strutturali all’interno delle canne della galleria Don Guanella, atti a limitarne la sensibilità, si sarebbero potute accettare velocità superiori, dell’ordine di 20 mm/s.

Ai fini del dimensionamento di massima durante la fase progettuale si sono considerate le curve teoriche disponibili in letteratura, non essendo ancora disponibili dati ricavati in situ.

Poiché le indicazioni ricavate dalle sole curve teoriche in tale settore costituiscono unicamente una prima stima delle velocità di vibrazione (non tenendo conto delle caratteristiche specifiche del sito, della posizione reciproca tra fonte e interferenza, delle disposizione geometrica delle cariche ecc.), a livello progettuale si è previsto, come vedremo, un opportuno sistema di monitoraggio vibrazionale in corso d’opera, al fine di tarare, mediante opportuni modelli sperimentali, la legge specifica del sito ed eventualmente intervenire per adattare gli interventi predisposti.

Dallo studio condotto sulla base delle sole curve teoriche, ricavate considerando varie formulazioni dei coefficienti, è emersa la necessità di adottare, per un tratto di circa 100 m a cavallo dell’interferenza, una quantità di esplosivo detonante contemporaneamente pari a circa 1,0 kg.

Se si considera che in assenza di interferenze lo scavo della tratta di galleria lato Borzoli, nel medesimo contesto geomeccanico si è proceduto con un quantitativo di esplosivo detonante contemporaneamente compreso tra i 10 e 20 kg circa, è evidente quanto sia limitato questo valore, che ha richiesto di studiare volate con adeguati microritardi, riducendo i volumi abbattuti ad ogni volata.

Considerando le evidenze emerse dalle analisi numeriche e le problematiche dovute agli aspetti vibrazionali, si sono finalmente definiti gli interventi da adottare in prossimità dell’interferenza.