L’evento inaugurale che ha sancito il termine dei lavori e la consegna simbolica del traforo di base del San Gottardo, si è svolto in contemporanea a Rynächt (Canton Uri) e a Pollegio (Canton Ticino) il 1° Giugno scorso.
Per ovvi motivi logistici, abbiamo partecipato all’inaugurazione nel piccolo comune ticinese, finora noto per aver dato i natali al pioniere del volo Plinio Romaneschi, e ora anche per essere il caposaldo meridionale del tunnel ferroviario più lungo del mondo (si veda “S&A” n° 132 Novembre/Dicembre 2018 e https://www.stradeeautostrade.it/gallerie-e-tunnelling/il-raddoppio-del-traforo-stradale-del-san-gottardo/).
Raggiunta Biasca in treno, abbiamo subito avuto modo di notare alcune delle eccezionali misure di sicurezza messe in atto per questa inaugurazione, che ha visto la partecipazione di circa 1.100 ospiti e 300 rappresentanti dei Media, selezionati da tutto il mondo.
Tra gli invitati, assistiti da circa 2.000 volontari, il Consiglio Federale elvetico in corpore, il Parlamento Federale, Capi di Stato e di Governo dei Paesi confinanti, rappresentanti dei vertici dell’UE e Ministri dei Trasporti dei Paesi vicini, dei Paesi del Corridoio e degli Stati alpini. Dal pullman postale che ci ha condotti a Pollegio, abbiamo visto posti di blocco, strade chiuse e chicane realizzate con enormi massi.
La stessa A2, nel tratto che costeggia la zona del portale Sud, era percorribile su un’unica corsia e presidiata dalla Polizia. Superati i controlli di tipo aeroportuale all’ingresso, e gustato un tipico spuntino a base di specialità urane, ci siamo accomodati nella tribuna allestita sul piazzale del cantiere, fronteggiata da un palco inclinato e da un megaschermo.