Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

Rabat Agdal, una stazione per la modernità

GCF in festa in Marocco per l’Alta Velocità

Rabat Agdal, una stazione per la modernità

Ha spiegato il Direttore dei Lavori, Maurizio Simeone: “Per la stazione di Rabat Agdal, ONCF ha voluto sperimentare prodotti innovativi, diversi dai consueti standard, per rendere il nuovo manufatto più adeguato ai tempi.

Le innovative soluzioni adottate – dalle mensole Omnia, alle strutture di supporto a portali, all’utilizzo di una nuova tipologia di pendini – hanno anche consentito di attuare un modello organizzativo e un processo produttivo particolarmente funzionale ed efficiente”.

La nuova stazione, in effetti, è stata costruita senza impattare e penalizzare il normale esercizio ferroviario. Il lavoro, in perfetta sinergia con ONCF e con la TGCC (Società marocchina delle opere civili), ha consentito man mano di attuare le diverse fasi di passaggio dai vecchi fabbricati al nuovo, spostando sistematicamente il traffico sui nuovi binari in modo da rendere accessibile ai lavori civili la vecchia sede.

“Ad esempio – spiega l’Ing. Simeone – con intervalli notturni di 4 ore è stata demolita e ricostruita tutta la zona scambi all’interno della stazione, si sono costruiti i nuovi binari, si sono demolite e posate le nuove catenarie e il segnalamento, consentendo ogni mattina il passaggio dei treni elettrici sui nuovi tratti di binario”.

Un modello costruttivo di precisione che ha trovato fondamento nelle capacità organizzative e progettuali ma ha potuto essere attuato grazie alle caratteristiche innovative dei componenti utilizzati.

A iniziare dalla mensola Omnia che, realizzata in alluminio, pesa soltanto 30 kg (1/3 in meno rispetto a quelle tradizionali ONCF, e ha permesso di conseguire ampie riduzioni dei tempi di posa.

Non solo, come sottolinea l’Ing. Simeone: “Essendo più flessibile ci ha permesso lo spostamento trasversale sotto i portali e, di conseguenza, ci ha consentito un forte recupero dei tempi per elettrificare gli scambi sottostanti man mano che si avanzava nelle fasi di costruzione”.