Realizzato dal raggruppamento di Imprese Demathieu Bard (Mandataria) e Sogea TPI (oggi Chantiers Modernes Construction) del Gruppo Vinci, il progetto ha riguardato:
- la creazione di un’uscita supplementare (scala fissa) in corrispondenza dell’uscita principale;
- la sistemazione di un’uscita di soccorso, con un nuovo percorso di fuga;
- la creazione di un accesso secondario, vera e propria stazione supplementare.
I principi costruttivi
La struttura è completamente interrata, fino alla profondità di 25 m, in un contesto fortemente urbanizzato con edifici da 12 piani distanti solo 40 cm dall’impronta dello scavo.
Per questo motivo, è stato necessario da un lato limitare il più possibile opere di sostegno che potessero indurre interruzioni di servizi (rotture di reti elettriche, telefoniche, fognature) privilegiando scavi in avanzamento con puntellamenti successivi, dall’altro si è dovuta prestare la massima attenzione ai cedimenti differenziali indotti.
Ne è risultato, per l’opera principale (il cosiddetto “accesso secondario” alla stazione), uno scavo ibrido ovvero sostenuto sia da diaframmi in cemento armato che da puntellamenti tradizionali in legno e profili metallici.
La complessità della progettazione ha riguardato soprattutto la gestione delle diverse fasi costruttive, vero discrimine per la riuscita del progetto, e una fortissima interazione fra la concezione delle strutture di puntellamento provvisorie e i rivestimenti definitivi in cemento armato.
L’uso del BIM per la progettazione dei puntelli provvisori si è rivelato decisivo nella gestione di tutti gli adeguamenti di cantiere richiesti in corso d’opera.