La costruzione del modello geotecnico 3D
Per costruire il modello 3D è stato necessario realizzare un database e importare il DTM dell’area di progetto. Tutto il tracciato è stato modellato in 3D e visto l’elevato di numero di dati provenienti dalle indagini geognostiche questo è stato suddiviso in tratti di lunghezza idonea a poter far processare senza problemi e in maniera veloce tutte le informazioni inserite. I profili geotecnici sono stati estratti importando il profilo dell’opera e tagliando il modello 3D lungo lo stesso.
I vantaggi del modello geotecnico 3D nel progetto del Landbridge
Nell’ambito del progetto Landbridge, la costruzione di un modello geotecnico 3D ha permesso di:
- utilizzare tutti i dati acquisiti con i sondaggi, i pozzetti, i rilievi geomorfologici, geologici e geomeccanici, le prove penetrometriche e le prospezioni geofisiche, indipendentemente dalla loro posizione planimetrica rispetto all’asse della linea ferroviaria;
- fornire importanti informazioni durante la definizione del tracciato, evidenziando in tempo la situazione litostratigrafica favorevole, anche per aree non facilmente investigabili con mezzi e tecniche normali;
- proiettare le indagini eseguite fuori asse sul tracciato sulla base del reale andamento delle strutture geologiche e non sulla base di assunzioni empiriche.
Come detto in lunghi tratti del tracciato si incontrano creste di rocce affioranti con direzione NE-SO con zone depresse intercluse riempite da terreni sciolti che nelle zone desertiche sono rappresentati anche da sabbie poco addensate: in questo caso, utilizzando per la proiezione dei dati sull’asse i criteri normalmente in uso (proiezione perpendicolare) avremmo potuto sovrastimare il tratto di terreni litoidi, sottostimando i rischi connessi alla scarsa qualità geotecniche dei terreni presenti nonché delle opere di mitigazione per il trasporto della sabbia che, come intuibile, è nullo nelle zone rocciose.