Dopo aver chiuso l’esercizio 2015 sfiorando i sette milioni di passeggeri con un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente, l’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna continua la sua esponenziale crescita industriale e di traffico registrando, nei primi sette mesi del 2016, una percentuale addizionale del 13,1 corrispondente a un +9,6% di movimenti. Nell’ambito di un contesto operativo siffatto, la domanda di infrastrutture più moderne ed efficienti è sempre crescente, guidando il Gestore verso maggiori investimenti e un impiego di fondi sia nella manutenzione sia nello sviluppo, così da perseguire gli obiettivi di crescita. L’intervento di riqualificazione del tratto di via di rullaggio compreso tra i raccordi “TM “e “TN” e dell’antistante porzione di piazzale di sosta aeromobili denominata “Apron 2” si colloca all’interno di un organico programma di manutenzione straordinaria determinato sulla base dei seguenti aspetti fondamentali:
- i dati di output dello strumento di monitoraggio delle pavimentazioni air-side, l’Airport Pavement Management System (APMS);
- l’operatività dei piazzali di sosta aeromobili e delle taxiway il cui esercizio deve rimanere garantito, minimizzando gli impatti sulla capacità aeroportuale;
- l’andamento stagionale del traffico aereo;
- le previsioni meteorologiche.
Il lavoro è stato eseguito a partire dal Settembre 2015 in primo luogo con la manutenzione straordinaria della via di rullaggio e successivamente con la riqualificazione dell’Apron 2.
L’intervento di manutenzione straordinaria della taxiway
Il tratto di taxiway “T” oggetto della prima fase dell’intervento mostrava evidenti segni di degrado dello strato di conglomerato bituminoso più superficiale (usura) con fenomeni di natura “bottomup” ma, soprattutto, dall’APMS si evincevano manifesti valori di diminuita capacità portante della sottofondazione e della fondazione, attribuibili all’approssimarsi dell’esaurimento della loro vita utile. In funzione del quadro fessurativo sopradescritto si è stabilito di scarificare, in più passate consecutive, tutta la pavimentazione esistente fino al raggiungimento della quota –70 cm e, successivamente, trattare il terreno in situ con una stabilizzazione binaria a calce e a cemento, eseguita con la stabilizzatrice WR 2400.
Sul sottofondo trattato sono stati successivamente stesi due strati di misto cementato con tenore di cemento pari al 6%, per un totale di 50 cm di spessore. I lavori hanno riguardato anche l’ambito idraulico di drenaggio delle acque zenitali afferenti le nuove pavimentazioni, con la posa di un nuovo tubo/canale in polipropilene rinfiancato da un getto di calcestruzzo armato ed avente funzione di captazione e smaltimento. L’opera è stata poi completata con il consolidamento delle fasce laterali antipolvere (shoulders) e il loro allargamento, passando da 3,5 m a 9 m per quella lato piazzali e a 7,5 m per quella lato pista di volo, con l’obiettivo di renderle conformi alla Normativa vigente in relazione alla classe di aerei operativi sullo scalo bolognese.