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Peter Füglistaler-Wasmer e Renzo Simoni: uomini che… hanno trasformato un sogno in realtà

Intervista a Peter Füglistaler-Wasmer e Renzo Simoni, rispettivamente Direttore dell’Ufficio Federale dei Trasporti e Presidente della Direzione Generale di AlpTransit San Gottardo SA

Peter Füglistaler-Wasmer e Renzo Simoni: uomini che... hanno trasformato un sogno in realtà
“S&A”: “Com’è stato possibile finanziare questo cantiere epocale?”.

“PFW”: “I costi di costruzione sono stati assunti interamente dalla Confederazione, attraverso un apposito Fondo approvato in votazione dal popolo svizzero nel 1998 e destinato al finanziamento di tutta la NFTA. Questo Fondo è alimentato da una quota dell’imposta sul valore aggiunto, dell’imposta sugli oli minerali e della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP). Complessivamente, la Svizzera ha investito circa 23 miliardi di Franchi Svizzeri (21,2 miliardi di Euro, NdR) nella costruzione delle tre gallerie di base di Alptransit, di cui 12 miliardi solamente per quella del San Gottardo”.

 “S&A”: “Per questa infrastruttura, diversamente da altre grandi opere, si è parlato di costi inferiori alle previsioni: è vero?”.

“RS”: “Questa affermazione non è esatta. Bisogna stabilire da una parte con che cosa si comparano i probabili costi finali e dall’altra quale valore aggiunto viene generato dagli investimenti supplementari. Non dobbiamo dimenticare che la base del progetto è di 20 anni fa. Nel frattempo ci sono state tante evoluzioni tecniche, gli standard per la sicurezza sono stati alzati e le Norme da parte della Legge sono state rafforzate. Alle FFS, Società di gestione finale, consegniamo un sistema ultramoderno, il quale 20 anni fa non sarebbe stato possibile definire”.

“S&A”: “L’11 Dicembre avverrà l’apertura commerciale: quali sono le prospettive per il traffico merci Nord-Sud verso l’Italia e quali dopo le future aperture al traffico di tutti i trafori di base alpini?”.

“PFW”: “La galleria di base del Lötschberg è in servizio dal 2007. L’apertura della galleria di base del San Gottardo è un’ulteriore tappa decisiva. Tuttavia, potrà produrre appieno i propri effetti solo a partire dal 2020, una volta inaugurata la galleria del Ceneri e conclusi i lavori di trasformazione della linea Basilea-Chiasso/Luino in un corridoio che consente il trasporto di semirimorchi con un’altezza di 4 m agli angoli. In questa prospettiva sono previsti degli interventi di potenziamento anche in Italia. È fondamentale per entrambi i Paesi che il traffico merci su rotaia non si fermi alla frontiera, ma raggiunga i grandi terminali attorno a Milano e possa proseguire. Nella stessa ottica, è previsto che la Germania prosegua i lavori sulla linea Karlsruhe-Basilea”.

“S&A”: “Ritiene che i nuovi trafori alpini potranno rivoluzionare i flussi di traffico merci e passeggeri? Potrebbe essere l’occasione di un cambiamento profondo del sistema di trasporto?”.

“PFW”: “La galleria di base del San Gottardo è un elemento fondamentale per attuare la politica, avallata a più riprese dal popolo svizzero, di protezione delle Alpi attraverso il trasferimento del traffico merci dalla strada alla rotaia e di miglioramento dei collegamenti Nord-Sud. Il suo tracciato, pressoché pianeggiante, ha abbreviato di 30 km la tratta tra Altdorf e Bellinzona. A termine potrà accogliere il 40% di treni merci in più rispetto ad oggi. E con tempi di percorrenza ridotti di 45 minuti tra Zurigo e Lugano (a partire dal 2020), anche i viaggiatori saranno avvantaggiati. Quest’opera apporta quindi grandi benefici sia alla popolazione che all’economia, sul piano locale e nazionale. Senza dimenticare che il San Gottardo è il cuore del corridoio merci Reno-Alpi, che collega Rotterdam e Anversa a Genova. Migliorare l’efficienza e la competitività del principale asse ferroviario tra il Mare del Nord e l’Italia rientra anche negli interessi dell’Unione Europea”.

 “S&A”: “A proposito del Ceneri, a Gennaio è caduto l’ultimo diaframma della galleria di base. A che punto sono i lavori? Sarà rispettato il cronoprogramma?”.

“RS”: “La galleria di base del Ceneri è indispensabile affinché la nuova ferrovia attraverso le Alpi completi il suo carattere di ferrovia di pianura. Il 21 Gennaio 2016 abbiamo potuto festeggiare la Caduta del diaframma principale e con questo evento sono terminati i lavori di scavo. Ora procedono i lavori con il consolidamento interno. A partire dal 2017 i lavori si concentreranno sulla tecnica ferroviaria caratterizzati dalla posa di binari senza massicciata che dovranno essere disposti con la massima precisione per consentire velocità fino a 250 km/ora. La galleria di base del Ceneri sarà messa in esercizio a fine 2020”.