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Un esempio di crescita globale e integrazione nel segno della continuità

Nuove opportunità in tutti i settori dopo il passaggio del Wirtgen Group alla John Deere, leader mondiale delle macchine agricole che, grazie a questa prestigiosa acquisizione, diventa il terzo Player globale delle macchine da costruzione, considerando insieme macchine stradali e movimento terra. Con l’insediamento a inizio anno del nuovo CEO Domenic Ruccolo, ha avuto inizio un programma di integrazione tra le due Aziende, che non prevede stravolgimenti ma nuove prospettive: la Redazione ne ha parlato con l’Ing. Mario Spinelli, AD di Wirtgen Macchine

Un esempio di crescita globale e integrazione nel segno della continuità
“S&A”: “Come hanno reagito i Clienti e in particolare le grandi Imprese stradali italiane al cambio di proprietà?”.

“MS”: “La reazione che abbiamo verificato è stata molto positiva. John Deere è un marchio molto prestigioso e rispettato in ambito agricolo, forse ancora poco conosciuto in Italia e in Europa per quello che riguarda i prodotti della divisione Construction. Il Cliente è certamente ottimista sulle future prospettive e si aspetta che il modo di lavorare del gruppo non cambi sensibilmente. Al tempo stesso, è incuriosito dalla partnership fra due marchi importanti come questi, che poggia su una forte base di valori comuni: vicinanza al mercato, servizio, integrità e innovazione di prodotto come strategia di crescita dell’Azienda”.

“S&A”: “Forse è ancora troppo presto per esprimere un giudizio, ma in prospettiva ritiene che potranno nascere per “John Deere Macchine Italia” nuove opportunità in tutti i campi, il movimento terra in primis?”.

“MS”: Sicuramente sì. La divisione della Deere & Company che si occupa di macchine e trattori, la “Agriculture & Turf”, che costituisce il 70% del turnover dell’Azienda, è già presente in tutto il mondo col marchio John Deere e continuerà a operare in maniera indipendente.

Le sinergie saranno tra il Wirtgen Group e Deere Construction, che opera autonomamente e con una netta distinzione dal settore agricoltura, evidenziata anche a livello cromatico nelle macchine movimento terra Deere (gialle, a differenza di quelle agricole che sono tradizionalmente verdi con le ruote gialle) e fa capo anch’essa alla divisione “Construction & Forestry”, corrispondente al restante 30% del fatturato”.