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Un esempio di crescita globale e integrazione nel segno della continuità

Nuove opportunità in tutti i settori dopo il passaggio del Wirtgen Group alla John Deere, leader mondiale delle macchine agricole che, grazie a questa prestigiosa acquisizione, diventa il terzo Player globale delle macchine da costruzione, considerando insieme macchine stradali e movimento terra. Con l’insediamento a inizio anno del nuovo CEO Domenic Ruccolo, ha avuto inizio un programma di integrazione tra le due Aziende, che non prevede stravolgimenti ma nuove prospettive: la Redazione ne ha parlato con l’Ing. Mario Spinelli, AD di Wirtgen Macchine

Un esempio di crescita globale e integrazione nel segno della continuità

“Strade & Autostrade”, che da tempo collabora con Wirtgen Macchine per far conoscere a Tecnici e Amministratori le innovative tecnologie proposte al mercato italiano, ha avuto l’opportunità di parlare di questo importante momento nella storia aziendale con l’Amministratore Delegato, Ing. Mario Spinelli.

“Strade & Autostrade”: “Ingegnere, una prima domanda che ci viene spontanea: è possibile sapere se i marchi di prodotto saranno indipendenti?”.

“Mario Spinelli”: “Dopo l’acquisizione formale dello scorso 1° Dicembre da parte dell’Azienda multinazionale Deere & Co, quotata alla New York Stock Exchange, il Wirtgen Group continuerà a operare sotto i brand tradizionali esistenti, e non cambierà nulla a livello di organizzazione e struttura.

Si tratta di un passaggio all’insegna della continuità e del rispetto per la struttura esistente. I cinque brand del Gruppo, ovvero Wirtgen, Vögele, Hamm, Kleemann e Benninghoven saranno integrati nella Divisione Construction & Forestry di Deere & Co. Oltre ai cinque brand, rimarranno comunque invariate le rispettive gamme di prodotti, le fabbriche (dieci stabilimenti, di cui sei in Germania) e la rete europea di vendita e marketing, a livello di Filiali e Concessionari. Lo stesso vale per la forza lavoro, attualmente di circa 8.500 Dipendenti. Dal punto di vista del cliente, non ci saranno quindi particolari cambiamenti nell’immediato”.

“S&A”: “Quali sono a suo parere gli obiettivi che John Deere si prefigge con l’acquisizione di tutti i brand di Wirtgen?”.

“MS”: “La logica dal punto di vista di John Deere è molto chiara: l’obiettivo, estremamente ambizioso, è quello di diventare a livello globale un Player di primissima importanza nel settore macchine da costruzione in generale, ovvero movimento terra e stradale, con le ovvie sinergie a livello commerciale, di approccio al mercato (i Clienti sono in gran parte comuni alle due aree di business), industriale (John Deere è anche un Produttore di motori), e a livello di Fornitori o di collaborazioni sul piano del servizio.

Già oggi, al momento dell’acquisizione, i 4,7 miliardi di Dollari di turnover della Deere Construction e i 3,0 di Wirtgen Group formano insieme un fatturato di poco inferiore agli 8 miliardi: il terzo più importante a livello globale dopo Caterpillar e Komatsu, considerando macchine da costruzione e stradali. Completando l’offerta del portafoglio e attuando sinergie ed economie di scala fra due marchi così importanti, si punta quindi a recitare un ruolo da protagonisti, giocando a livello dei top 3 nel settore delle costruzioni”.