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Pat Cox: l’uomo che… attraversa l’Europa

Intervista in esclusiva a Pat Cox, Coordinatore Europeo per il Corridoio scandinavo-mediterraneo TEN-T

Pat Cox: l’uomo che… attraversa l’Europa

Pat Cox: l’uomo che… attraversa l’Europa   For English version: https://www.stradeeautostrade.it/front-page-interviews/pat-cox-the-man-who-crosses-europe/

Ritorno al futuro. Ormai otto anni fa, infatti, avevamo già avuto il piacere di conoscere e intervistare Pat Cox che, all’epoca, era il Coordinatore del progetto PP1 Berlino-Palermo.

L’occasione si concretizzò durante la Fiera VIATEC tenutasi a Bolzano, presso la sede della BBT Brenner Basis Tunnel (si veda “S&A” n° 88 Luglio/Agosto 2011 con https://www.stradeeautostrade.it/incontri-e-interviste/l-uomo-che-vive-in-una-rete/).

Oggi lo ritroviamo nel suo ruolo di Coordinatore del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, vale a dire quell’asse fondamentale per l’economia europea che prevede il passaggio e la circolazione delle merci tra il Nord e il Sud dell’Europa.

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    Pat Cox, Coordinatore Europeo per il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo TEN-T, nella Follow Line, tra Oslo e Ski
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    Il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo TEN-T
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    Un momento dei TEN-T Days 2018 svoltisi a Lubiana
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  • Pat Cox
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    Pat Cox con i suoi Consulenti Martin Zeitler e Isabel Royo Pla della Commissione Europea

L’asse si estende dalla Finlandia fino all’isola di Malta, passando per la Danimarca, la Germania, l’Austria e proprio la nostra nazione, che viene attraversata verticalmente, su tutto il territorio, coinvolgendo il cuore industriale dell’Italia settentrionale come i porti italiani del Mezzogiorno.

All’interno di questa diramazione perpendicolare, il collegamento transfrontaliero alpino fra Monaco e Verona rappresenta un notevole collo di bottiglia, che sarà “mitigato” attraverso la costruzione del Tunnel Ferroviario di Base del Brennero (BBT).

Un’opera di fondamentale importanza che, insieme all’asse Gottardo-Monte Ceneri in Svizzera e al collegamento ferroviario Torino-Lione, legherà contemporaneamente una complessa rete ad alta capacità, al fine di ottenere gli obiettivi ambientali fissati dall’Unione Europea e ad assicurare il trasferimento modale dalla strada alla ferrovia, necessario per il futuro ecologico della regione alpina.

“I confini sono tracciati per creare differenze, per distinguere un luogo dal resto dello spazio, un periodo dal resto del tempo, una categoria di creature umane dal resto dell’umanità… Creare delle differenze significa modificare le probabilità: rendere certi eventi più probabili e altri meno, se non addirittura impossibili” ha scritto il Sociologo Zygmunt Bauman. Rinfrancati dalla necessità di guardare oltre qualsiasi tipo di barriera, cominciamo l’intervista…

“Strade & Autostrade”: “Nel 2011 la intervistammo nella sua qualifica di Coordinatore del progetto PP1 Berlino-Palermo. Oggi la ritroviamo come Coordinatore del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo: potrebbe spiegare ai lettori quali siano le differenze sostanziali tra i due progetti?”.

“Pat Cox”: “Le differenze sono nell’estensione geografica, che ora va dalla frontiera fra Russia e Finlandia fino a Malta. Al pari delle modalità di trasporto, che includono ancora le ferrovie ma anche strade, porti e aeroporti, terminali merci e nodi urbani. In sintesi, i progetti di oggi sono più estesi e complessi del progetto esclusivamente ferroviario che era il PP1 Berlino-Palermo”.

Teniamo a puntualizzare che, in ambito europeo, un Coordinatore è colui il quale viene incaricato dalle Istituzioni europee di facilitare la pianificazione dei Corridoi, incoraggiare l’esecuzione del progetto, presiedere il forum e preparare i piani iterativi per il Corridoio.

A tale proposito, vale la pena ricordare che si tratta di una funzione esecutiva: un Coordinatore non è un Dipendente delle Istituzioni e il suo ruolo di facilitazione, seppur significativo, è part-time.

Proseguiamo la conversazione, chiedendo…

“S&A”: “Le opere principali con cui in genere si identifica il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo sono il BBT e il Fehmarnbelt (si vedano “S&A” n° 128 Marzo/Aprile 2018 con https://www.stradeeautostrade.it/gallerie-e-tunnelling/la-costruzione-del-fehmarnbelt-fixed-link/ e n° 130 Luglio/Agosto 2018 con https://www.stradeeautostrade.it/gallerie-e-tunnelling/la-sicurezza-nel-fehmarnbelt-fixed-link/): quali sono gli altri interventi?”.

“PC”: “Al momento stiamo lavorando sulla terza iterazione del nostro piano di lavoro per il Corridoio (per tutti i dettagli vedere https://ec.europa.eu/transport/sites/transport/files/work_plan_wpiii.pdf).

Ad esempio, questo include l’ammodernamento delle connessioni ferroviarie Palermo-Catania e Napoli-Bari, così come l’implementazione del Sistema Europeo di Gestione del Traffico Ferroviario (ERTMS) in tutto il Corridoio.

Nel settore stradale stiamo lavorando per accrescere la disponibilità di carburanti alternativi lungo il Corridoio e per l’implementazione di un Sistema di Trasporto Intelligente (ITS).

Per quanto riguarda i porti, il nostro impegno è volto ad assicurare che siano adeguatamente collegati al proprio hinterland con progetti come l’Alpha-E in Germania tra Amburgo, Brema e Hannover”.

“S&A”: “Riguardo al BBT, nel 2011 ipotizzammo il completamento entro il 2022 e l’esercizio nel 2026: quali sono ora le scadenze previste? Quando sarà pienamente in esercizio l’intero Corridoio ScanMed?”.

“PC”: “Il BBT è un lavoro in corso d’opera. Dei 230 km di gallerie da scavare, finora ne sono stati completati 103 e sono già stati firmati contratti per quasi tutte le restanti operazioni di escavazione. Secondo le nostre stime attuali, ci aspettiamo che nel migliore dei casi la galleria sia realizzata e pienamente operativa per la fine del 2028.

La data per cui è stato fissato l’obiettivo dell’intero Corridoio è il 2030, ma molte variabili influenzano il calendario del completamento. Queste includono i permessi, le procedure di appalto, le sfide previste o impreviste sul piano geologico e idrologico, la capacità finanziaria degli Stati Membri e dei promotori del progetto.

Stiamo facendo progressi reali. Dagli 822 progetti per un totale di 220 miliardi di Euro che sono stati identificati sul Corridoio Scan-Med, 142 (per un importo di 30 miliardi) sono stati portati a termine entro la fine del 2018”.

“S&A”: “Le opere sono interamente finanziate?”.

“PC”: “I progetti transfrontalieri più complessi sono interamente finanziati in termini di necessità operative e futura spesa pianificata. Tutti i progetti che ricevono finanziamenti dall’Unione Europea sono pienamente co-finanziati.

In ogni caso, ci sono anche vari progetti a uno stadio meno avanzato di definizione e in tali casi il finanziamento è ancora da determinare, al pari dei progetti stessi”.

Nel nostro precedente incontro di Bolzano, che era stato più “istituzionale”, non avevamo avuto occasione di porre le tradizionali domande inerenti l’ambito personale che usualmente rivolgiamo ai nostri interlocutori.

Questa volta, invece, l’occasione ci permette di venire a sapere che, a colazione, le sue preferenze si orientano su frutta, yogurt naturale. Per quanto riguarda l’ultimo film visto, cita ”Rocketman”, il biopic sulla vita del cantante Elton John…

“S&A”: “Abbiamo recentemente intervistato la sua “collega”, Iveta Radičová (si veda “S&A” n° 135 Maggio/Giugno 2019 con https://www.stradeeautostrade.it/incontri-e-interviste/iveta-radicova-la-donna-che-connette-oriente-e-occidente/), Coordinatrice di un altro grande Corridoio che interessa l’Italia, chiedendole tra l’altro perché a suo giudizio ci fossero tante difficoltà attorno al progetto della Torino-Lione e non ce ne fossero invece – a parità di importanza e di lunghezza – per il BBT. Avendola involontariamente chiamata in causa, le chiediamo qual è la sua opinione in merito”.

“PC”: “Per quanto riguarda il BBT, quando ho iniziato quasi dieci anni fa come Coordinatore c’era un grado notevole di scetticismo su un progetto a lungo anticipato, ben pianificato ma iniziato solo in piccola parte.

Come evidenziato in precedenza, abbiamo già 103 km scavati, abbiamo molti centri di informazione lungo il Corridoio del tunnel e degli open day annuali cui hanno partecipato decine di migliaia di persone. Quindi, a mio parere, più il nostro progetto ha iniziato a divenire realtà, più quella realtà è diventata una fonte di orgoglio e non di scetticismo”.

“S&A”: “Il Corridoio SM è soprattutto ferroviario, e ci sono diverse altre tratte italiane interessate dal Corridoio. A che punto sono i lavori?”.

“PC”: “Il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo in realtà è multimodale e include 9.300 km di ferrovia, 6.300 km di strade, 19 aeroporti, 25 porti marittimi, 45 terminali ferroviari e 19 aree urbane centrali. Per quanto riguarda le ferrovie in Italia, con l’esclusione della Sicilia c’è già un livello molto alto di conformità col regolamento EU TEN-T”.

“S&A”: “Più nello specifico, nel Febbraio 2018, durante la sua visita in Sicilia, ne ha evidenziato l’importanza strategica e le potenzialità, richiamando tuttavia l’attenzione sulla necessità di scelte coraggiose da parte degli Amministratori e di un miglior utilizzo dei finanziamenti europei. Alla luce dei requisiti previsti dallo Scan-Med lungo tutto il perimetro entro il 2030, qual è il suo giudizio della situazione siciliana?”.

“PC”: “Abbiamo risorse considerevoli ma limitate e richieste illimitate. Come Coordinatore, per me è una priorità personale entrare in contatto con l’intero territorio del Corridoio, comprendente in Italia le aree a Sud di Roma, la Sicilia e, procedendo verso Sud, oltre la penisola italiana, Malta. La Sicilia come isola si trova in una posizione speciale ma non unica nel Corridoio Scan-Med.

Il focus, nella prospettiva del Corridoio, è dunque sui porti core di Palermo e Augusta e il loro collegamento con l’hinterland, oltre che sull’ammodernamento della rete ferroviaria dell’isola”.

“S&A”: “Sempre l’anno scorso è stato in Calabria per valutare le infrastrutture della regione. Quali sono state le sue impressioni?”.

“PC”: “Quella in Calabria è stata una visita interessante. Abbiamo incontrato il Presidente della Regione e gli Assessori alle Infrastrutture, e abbiamo avuto un’interessante discussione sui progetti per le ferrovie nella regione. Abbiamo avuto inoltre l’occasione di visitare i porti di Villa San Giovanni e Gioia Tauro per approfondirne le sfide e i piani per il futuro. Infine, abbiamo avuto anche una discussione con il CEO dell’aeroporto di Lamezia Terme”.

Facciamo una pausa parlando di letture; veniamo a sapere che non vede l’ora di poter leggere un romanzo che si intitola “Sidetracked” ed è stato scritto da David Harley, suo ex Ufficio Stampa del periodo in cui è stato presidente del Parlamento Europeo. Si tratta di un thriller politico sul Regno Unito post-Brexit, che si ripropone di leggere durante le prossime vacanze estive, che quest’anno trascorrerà – viaggiando in treno – tra città, montagna e lago.

Dopotutto “il piacere è un criterio più sicuro sia del diritto che del dovere” come ha scritto Samuel Butler, Scrittore inglese vissuto nell’Ottocento. Continuiamo chiedendo…

“S&A”: “Recentemente, sia il Presidente di Unioncamere Carlo Sangalli che il Vice Presidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè hanno lanciato un nuovo allarme sui provvedimenti unilaterali del Governo del Tirolo per la limitazione del traffico merci al Brennero, giudicato in contrasto con il principio della libera circolazione all’interno dello spazio comunitario e una possibile fonte di gravi ricadute anche sul piano economico per le Imprese italiane. Qual è la situazione riguardo al problema del traffico pesante lungo l’asse del Brennero a Bolzano?”.

“PC”: “All’ultimo Summit del Brennero del Giugno 2018 a Bolzano abbiamo firmato il Memorandum di Intesa del rinnovato Piano di Azione Brennero. Attraverso di esso, abbiamo anche rinnovato la Piattaforma del Corridoio del Brennero e i gruppi di lavoro associati.

Quando i risultati saranno sufficientemente maturi, nei prossimi mesi intendiamo proporre la convocazione di un terzo summit del Brennero, col coinvolgimento dei principali Leader politici dei tre stati – Germania, Austria e Italia – e dei cinque territori – Verona, Trentino, Alto Adige, Tirolo e Baviera – attraversati dal Corridoio.

Ci auguriamo che in futuro, quando il nostro magnifico progetto di Corridoio ferroviario sarà completato e sarà soggetto dei relativi interventi pubblici, potremo vedere un maggior volume di traffico trasferito dalla strada alla ferrovia.

Nel frattempo, sotto la guida della Commissaria Europea Violeta Bulc, stiamo cercando di affrontare questa complicata questione. Chiaramente le soluzioni unilaterali non possono essere la risposta a lungo termine a problemi multilaterali”.

Prima di approssimarci alla conclusione, chiediamo notizie sui suoi hobby e passatempi a cui si dedica nel tempo libero: ci risponde indicando come sue passioni la lettura, il giardinaggio e il passeggiare e, occasionalmente, anche cinema e teatro.

“S&A”: “Facciamo un ulteriore passo indietro nel tempo, ma per toccare una tematica di estrema attualità. In un Convegno organizzato nel 2016 a Milano dal CESE in collaborazione con Regione Lombardia – cui aveva preso parte insieme a rappresentanti del Parlamento Europeo, di Confindustria, dei Sindacati e delle Ferrovie dello Stato Italiane – era stata sottolineata l’importanza di un dialogo partecipativo, un approccio basato sulla comunicazione dei Corridoi come un’opportunità e non come un problema o una fonte di polemiche: su questo punto si aspettava di più dal nostro Paese?”.

“PC”: “Ci ha fatto grande piacere partecipare al Congresso di Milano, precisamente perché crediamo che l’impegno dello stakeholder sia indispensabile per il successo del nostro Corridoio.

Siamo lieti di vedere l’alto livello di partecipazione da parte degli stakeholder italiani agli incontri del forum per il nostro Corridoio e, in particolare, il sostegno di alcuni dei porti dell’Italia meridionale e della Sicilia. Speriamo di intensificare il nostro dialogo nel prossimo futuro”.

L’intervista si conclude. Ancora una volta, in questo caso dopo aver avuto un’ulteriore occasione di conoscenza, possiamo ritenerci soddisfatti dell’opportunità di aver potuto apprezzare (e confermare) la brillantezza e la competenza del nostro illustre ospite.

Senza voler assolutamente entrare in ambito politico, ce ne guardiamo bene, riteniamo che le parole espresse dallo Scrittore giapponese Haruki Murakami siano un utile chiave di lettura, quantomeno per approfondire la materia e il valore di opere come i Corridoi europei: “Forse non ce la faremo, a fuggire dal tempo, nemmeno arrivando ai confini del mondo.

Ma anche se i nostri sforzi sono destinati a fallire, dobbiamo spingerci fin laggiù. Perché ci sono cose che non si possono fare senza arrivare ai confini del mondo”.

Alla prossima!

Curriculum Vitae di Pat Cox

Nato a Dublino (IR) il 28 Novembre 1952, si è laureato al Trinity College di Dublino nel 1974. Dal 1998 al 2001 è stato Presidente del Gruppo del Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori (Gruppo ELDR) al Parlamento Europeo, mentre dal 2002 al 2004 Presidente del Parlamento Europeo.

Tra le principali attività professionali svolte, è stato Economista negli anni dal 1974 al 1982, Giornalista televisivo dal 1982 al 1986, Membro del Parlamento Europeo dal 1989 al 2004, Membro del Dàil Eireann (Parlamento Irlandese) dal 1992 al 1994, Presidente del Gruppo ELDR nel Parlamento Europeo dal 1998 al 2002, Presidente del Parlamento Europeo dal 2002 al 2004, Presidente dell’EMI (European Movement International) dal 2005 ad oggi e, dal Giugno 2010, Coordinatore Europeo del Progetto Prioritario n° 1 “Asse ferroviario Berlino-Verona-Milano-Bologna-Napoli-Messina-Palermo”.

Riveste inoltre diverse cariche, economiche e non, nel “Trustees Friends of Europe” Board, al College universitario di Cork, alla Microsoft, Pfizer e Michelin. Nel 2004 è stato insignito dell’”International Charlemagne Prize” per i risultati raggiunti nell’allargamento dell’Unione Europea e il suo impegno per una democratizzazione ancor più ampia dell’Unione stessa.

Mr. Cox è stato inoltre insignito di diverse onorificenze nazionali da parte dei Presidenti di Bulgaria, Estonia, Francia, Italia, Lettonia, Lituania e Romania, oltre che Lauree Onorarie dal Trinity College di Dublino, dall’Università Nazionale d’Irlanda, dall’Università di Limerick e dall’American College di Dublino.

Ad oggi è Coordinatore Europeo per il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo TEN T (trasporti) del Core Network Corridor (Unione Europea) nonché Responsabile della Missione di Valutazione delle Necessità e Implementazione della Riforma Parlamentare per il Parlamento Europeo e per il Parlamento Ucraino (Verkhovna Rada), Membro del Comitato Consultivo per le Nomine presso la EuropeanInvestmentBank e Presidente del Consiglio di Amministrazione della Gore Street Energy Fund Plc.

Pat Cox: l’uomo che… attraversa l’Europa   For English version: https://www.stradeeautostrade.it/front-page-interviews/pat-cox-the-man-who-crosses-europe/

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