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Materiali stabilizzati a bitume (BSM): a che punto siamo?

L’importanza di questa tematica ci ha portati a voler approfondire con uno dei più stimati Ricercatori del panorama internazionale: il Prof. Kim Jenkins

Materiali stabilizzati a bitume (BSM): a che punto siamo?

Un’altra area di ricerca si è concentrata sullo scopo, il ruolo e la quantità di filler attivo. L’analisi flessionale dei BSM, differenziando tra resistenza, deflessione e energia dissipata ha evidenziato i benefici del minimizzare il filler attivo per migliorare la flessibilità, pur mantenendo una sufficiente durabilità. Altri studi hanno incluso test di ritiro, mostrando un ritiro minimo in miscele ben formulate.

Più recentemente, l’obiettivo si è spostato sulle prestazioni in esercizio. Sia test tipo APT (Accelerated Pavement Testing) che il monitoraggio di strade che incorporano strati di BSM per periodi di anni, hanno consentito la valutazione della rigidezza e le prestazioni a lungo termine. Le analisi di questi dati hanno portato a nuove e migliori miscele e a procedure di progettazione, confrontandosi, diciamo così, con la realtà”.

“MG”: “Il recupero di strade esistenti con la tecnica del riciclaggio a freddo è l’opzione più comune; quali sono I fattori chiave che un Progettista dovrebbe tenere a mente?”.

“KJ”: “Come sai, per prima cosa tutti gli interventi devono essere affrontati con un solida conoscenza dei materiali dei vari strati. Occorre una campagna di indagini specifica ed esaustiva. Da qui si possono derivare le ragioni che hanno portato all’ammaloramento, capire quali sono gli strati più problematici e quali sono le tecniche più affidabili che possono essere adottate.

In secondo luogo, saper gestire le variabilità nelle diverse sezioni è molto importante. Il mix design dovrebbe riconoscere i cambiamenti e le caratteristiche dei materiali discretizzandoli in sezioni uniformi. Gli Ingegneri hanno bisogno di acquisire dati sufficienti dal PMS (Pavement Management System) per pianificare le indagini e le analisi di laboratorio. Tutti i dati relativi al materiale nelle sezioni uniformi devono essere sintetizzate per fornire un profilo della pavimentazione realistico da adottare nella progettazione.

Terzo, il traffico di progetto deve essere accuratamente monitorato e analizzato, tenendo conto di un margine di crescita realistico per il periodo di progetto. L’aspetto operativo è altrettanto importante per il Progettista. L’applicazione del riciclaggio a freddo non è un esercizio da manuale. Per avere successo occorre una buona supervisione di cantiere, maestranze esperte e controllo di qualità durante l’esecuzione e per le prove”.