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Mohamed Mezghani: l’uomo che… difende il trasporto pubblico

Intervista a Mohamed Mezghani, Segretario Generale Aggiunto della UITP, Advancing Public Transport

Mohamed Mezghani: l’uomo che… difende il trasporto pubblico
“S&A”: “Al Congresso mondiale di Milano (si veda “S&A” n° 113), lo slogan “Smile in the city” conteneva l’acronimo per Sustainability, Mobility, Innovation, Lifestyle, Economy: sono queste le basi per un TPL di successo?”.

“MM”: “Sicuramente questo slogan è sempre attuale. Quello che è diventato importante nel frattempo è lo sviluppo rapido di nuovi servizi di trasporto “su misura” (Uber, Lyft, Heetch, per citarne alcuni) che sono venuti a completare l’offerta di trasporto collettivo esistente e il moltiplicarsi degli esperimenti dei veicoli autonomi senza autista. Sono due tendenze importanti che stanno cambiando il modo di considerare la mobilità cittadina.

Certuni potranno pensare che siano una minaccia per il trasporto pubblico; al contrario, si tratta di opportunità che rinforzano il ruolo del trasporto pubblico convenzionale come colonna portante della mobilità urbana e che il trasporto “su misura” viene a completare per rendere la filiera del trasporto pubblico più efficace. In effetti, quando la frequentazione è debole (la sera tardi o in zone poco popolate, ad esempio) è meglio un trasporto flessibile che un autobus di linea quasi vuoto. Si può anche pensare al trasporto su misura come risposta all’ultimo chilometro (Last Mile).

Per quanto riguarda l’autobus autonomo, sarà certamente pronto per un utilizzo commerciale entro breve tempo, probabilmente ancor prima che i veicoli senza conducente siano autorizzati a circolare in città”. Prima di chiudere con le domande chiediamo qualche particolare sulla sue preferenze in fatto di libri e svago: apprendiamo anche che gli piace andare a teatro e dedicarsi a letture relative ad esperienze e storie di vita vera. Di massima, comunque, ama i film e i libri che stimolano e “incoraggiano” la vita, che spingono cioè a pensare ai valori e alle scelte che si prendono e che, quando chiudi il libro o leggi i titoli di coda del film, ti facciano interrogare su quanto hai vissuto attraverso di loro.

Inoltre aggiunge che, di tanto in tanto, si distrae a guardare una commedia o un film di James Bond, anche solo per rilassarsi. Gli ricordiamo – e lui condivide – quanto ebbe a dire Charles Lamb saggista inglese vissuto dal 1775 al 1834: “Mi diletta perdermi nella mente altrui. Quando non vado a passeggio, leggo. Sono incapace di star seduto a pensare, i libri parlano per me”.