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L’uomo che… sa tenere il timone

La nuova Autostrada A34, i cantieri tra Quarto d'Altino e San Donà di Piave e il reperimento dei fondi per la terza corsia sugli altri lotti della Venezia-Trieste: facciamo il punto della situazione con Emilio Terpin, Presidente di Autovie Venete SpA

L’uomo che... sa tenere il timone

“S&A”: “Qual è la situazione sul fronte del reperimento dei finanziamenti sugli altri tre lotti dell’A4?”
“ET”: “Il momento è decisamente complesso, ma stiamo lavorando. Dobbiamo reperire sul mercato creditizio oltre 1 miliardo di Euro: attualmente abbiamo una linea di credito di 1 milione presso la Banca Europea degli Investimenti. In questi giorni, inoltre, stiamo chiudendo la sottoscrizione di un prestito-ponte di 150 milioni con la Cassa Depositi e Prestiti. Tutto questo in attesa del finanziamento principale, per il quale siamo in trattativa con un pool di Banche: alcuni anni fa avevamo avviato con gli istituti creditizi una procedura, che però si è conclusa senza risultati positivi. Ne abbiamo riaperta un’altra che stiamo seguendo faticosamente, e auspichiamo una sua chiusura positiva in tempi brevi. Ricordo, inoltre, che la terza corsia dell’A4 è un intervento che venne concepito in una situazione economica completamente diversa rispetto a quella attuale, e in più con uno strumento come il Fondo di Garanzia per le Grandi Opere, che poi non ha avuto seguito. Ecco perché, a mio avviso, sarebbe auspicabile anche un intervento pubblico. Il nuovo Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Debora Serracchiani, che è anche commissario straordinario per la realizzazione dell’opera, ha recentemente fatto inserire la terza corsia tra le infrastrutture strategiche a livello nazionale. Mi auguro che questo sia il preludio a un finanziamento pubblico che ci aiuti a realizzarla”.

“S&A”: “Il 2014 sarà l’anno della partenza dei lavori sul secondo lotto?”.
“ET”: “Mi auguro di sì, ma tutto dipenderà dall’esito delle trattative per il reperimento dei fondi. Il nostro obiettivo è quello di svolgere i lavori in continuità. Finito il primo lotto, contiamo di avviare cioè subito il secondo: non dimentichiamoci, infatti, che stiamo eseguendo un importante investimento con l’autostrada in esercizio. Anche sul tratto San Donà-Quarto d’Altino, la lunghezza del cantiere non supera mai i 2,5 km, al fine di non recare ostacolo ai mezzi in circolazione. Tornando al secondo lotto tra San Donà di Piave e Alvisopoli (VE), stiamo parlando di un tratto lungo 32,5 km, dal costo di 649 milioni di Euro. La progettazione definitiva è stata già completata, così come l’iter istruttorio del Comitato Tecnico Scientifico. Autovie sta eseguendo ora il Progetto Esecutivo che, una volta approvato dal Commissario, sarà messo a gara. Contiamo di farlo nel corso del 2014 ma, ripeto, tutto dipenderà dalla partita dei finanziamenti”. 

“S&A”: “Passiamo al terzo lotto…”
“ET”: “Sì, parliamo cioè dei 24 km tra Portogruaro e Gonars. Un investimento, anche qui, rilevante: 514 milioni di Euro. In questo caso si segue la procedura della Legge Obiettivo, con il General Contractor formato dal Consorzio tra Rizzani De Eccher e Pizzarotti che sta per concludere il Progetto Definitivo.

“S&A”: “Qual è, infine, la situazione sul quarto lotto?”
“ET”: “È quello tecnicamente meno impegnativo. Sono 17 km tra Gonars e Trieste per i quali è previsto un investimento di 250 milioni di Euro. I lavori sono stati temporaneamente affidati all’ATI tra CMB e CCC. Ora, però, è tutto fermo: come per gli altri lotti, occorrerà prima avere i soldi dei finanziamenti in cassa”.

“S&A”: “Quali sono, a suo avviso, i pro e i contro della gestione commissariale di un’opera come la terza corsia dell’A4 tra Venezia e Trieste?”
“ET”: “Recentemente assistiamo a un attacco ideologico contro l’istituzione commissariale. I detrattori di questo Istituto, in linea teorica, hanno ragione. Avrebbero, cioè, ragione in un Paese in cui le procedure fossero perfette, precise e con tempi certi. Così, però non è. E quindi, finché in Italia il quadro normativo e procedurale sarà quello attuale, la gestione commissariale è da ritenersi un’istituzione benemerita, sempre ovviamente che sia esercitata con capacità e competenza”.

“S&A”: “Per Autovie Venete, invece, si avvicina il termine della concessione, prevista per il 31 Marzo 2017. Cosa ne pensa delle proposte attualmente in campo per l’accorpamento di alcune concessioni?”
“ET”: “Guardi, anche qui l’intenzione è più che giusta: crescere è un bene per qualsiasi impresa, al fine di raggiungere la necessaria massa critica per stare sul mercato, ed è così anche per le Società Concessionarie. Si tratta, però, di una proposta politica di cui non conosco i dettagli. Sinceramente, vorrei saperne di più al punto di vista tecnico, visto il complicato quadro normativo in cui le Società Concessionarie si trovano ad operare”.

“S&A”: “Quale messaggio si sente di dare a coloro che intendono porre un freno alle grandi opere?”
“ET”: “Vorrei sottolineare un concetto forse ovvio, ma a cui tengo molto: le infrastrutture sono fondamentali per l’economia e per la nostra società. Pensate cosa sarebbe successo se, all’epoca del terremoto del Friuli, non ci fosse stata l’autostrada. La terza corsia dell’A4, poi, è un’opera a dir poco fondamentale. Come il raccordo Villesse-Gorizia, fa parte del Corridoio che collega l’Italia e l’Europa Occidentale ai Paesi dell’Est. Pensate che l’attuale A4 a due corsie per senso di marcia veniva già giudicata insufficiente alla fine degli anni Ottanta con la Jugoslavia e il blocco dei Paesi dell’Est ancora in piedi. Oggi l’autostrada presenta volumi di traffico elevatissimi, e un alto livello di incidentalità. La terza corsia, invece, ci consentirebbe di avere un traffico più fluido, anche perché ci consentirebbe di togliere l’attuale divieto di sorpasso per i mezzi pesanti”.