“Strade & Autostrade”: “Cominciamo con il tratto Foligno-Civitanova Marche. Ormai ci siamo: quando è prevista l’apertura al traffico?”.
“Eutimio Mucilli”: “Entro il 2014 sarà aperto al traffico il primo tratto da Colfiorito a Serravalle del Chienti e tutti i lavori saranno completati nei primi mesi del 2015”.
“S&A”: “A proposito di investimenti: con il Decreto del Fare sono arrivati dei fondi proprio per la SS 77”.
“EM”: “Sì. Con questo Decreto il Governo ha stanziato 60 milioni di Euro per un tratto dell’asse. Ma è importante ricordare che c’erano delle conditio sine qua non per l’utilizzo di questi fondi. Tra le altre e di maggior rilievo, il raggiungimento del 90% di avanzamento lavori entro il 31 Dicembre 2013, pena la revoca dei fondi stessi. Obiettivo centrato”.
“S&A”: “Sulla Perugia-Ancona, invece, la situazione è più complessa. Può riepilogarci brevemente l’accaduto?”.
“EM”: “I lavori, sulla Perugia-Ancona, sono stati avviati alla fine del 2009, dopo la gara pubblica che ha assegnato la realizzazione al Contraente Generale DIRPA, che a sua volta le ha interamente affidate a BTP SpA. Per problemi di natura finanziaria BTP ha fatto ricorso alla procedura di concordato preventivo, nel corso della quale, alla fine del 2011, il ramo BTP Infrastrutture è stato acquistato dalla Società Impresa SpA, divenuta pertanto principale Affidatario di DIRPA”.
“S&A”: “Tuttavia, anche con l’avvento della Società Impresa SpA, i lavori non sono decollati…”.
“EM”: “In verità, dopo il subentro di Impresa, sono stati aggiornati i cronoprogrammi dei lavori, oggetto di impegni firmati tra la Società Quadrilatero, il Contraente Generale DIRPA e le Regioni Marche e Umbria, che prevedevano il completamento del tratto Pianello-Valfabbrica nel 2013 e delle restanti tratte Serra San Quirico-Albacina e Cancelli-Fossato di Vico tra il 2014 e il 2015. Le attività sono riprese a Febbraio 2013 e avevano consuntivato il 40% dei lavori dell’asse, pari a circa 200 milioni di Euro di prestazioni contrattuali”.
“S&A”: “E poi cosa è successo?”.
“EM”: “A partire dai primi mesi del 2013, anche la situazione finanziaria di Impresa è repentinamente peggiorata, inducendo la stessa, ai primi di Marzo, ad inoltrare al Tribunale di Roma un’Istanza di concordato preventivo”.
“S&A”: “E dunque i lavori si sono bloccati?”.
“EM”: “Purtroppo sì, il 19 Marzo 2013. Successivamente, nel mese di Luglio, Impresa ha presentato Istanza al Ministero dello Sviluppo Economico per l’ammissione alla procedura di Amministrazione Straordinaria prevista dalla Legge Marzano, facendo venir meno il procedimento di concordato preventivo attivato presso il Tribunale di Roma nel mese di Marzo”.
“S&A”: “E qui è entrato in scena il Commissario Straordinario…”.
“EM”: “Esattamente il 10 Luglio il Ministero dello Sviluppo Economico ha assoggettato la Società Impresa alla procedura di Amministrazione Straordinaria, nominando contestualmente il Commissario Straordinario nella persona della Prof.ssa Daniela Saitta.
“S&A”: “Qual è il ruolo del Commissario?”.
“EM”: “In termini di legge, effettua le operazioni di gestione e utilizzo dei beni delle Aziende assoggettate alla procedura finalizzate alla ristrutturazione o cessione. Tutto questo è specificato in un ‘Programma’, ossia un piano industriale dettagliato che deve essere approvato dal Ministro dello Sviluppo Economico e successivamente depositato presso il Tribunale che ha dichiarato lo stato di insolvenza”.
“S&A”: “E Quadrilatero SpA come ha reagito?”.
“EM”: “Abbiamo immediatamente attivato una serie di incontri con i nuovi interlocutori per fornire tutto il supporto necessario, attività questa che prosegue quotidianamente nell’obiettivo di riavviare quanto prima i lavori sull’intero asse”.
“S&A”: “Ad oggi qual è la situazione?”.
“EM”: “Il Ministero dello Sviluppo Economico, su proposta del Commissario Straordinario, ha ammesso alla procedura di Amministrazione Straordinaria anche il Contraente Generale DIRPA, con l’obiettivo di aumentare la capacità di gestione da parte del Commissario stante la stretta interconnessione tra DIRPA e Impresa”.
“S&A”: “Previsioni?”.
“EM”: “Il Programma relativo ad Impresa prevede la cessione dei rami d’Azienda, compreso il ramo Quadrilatero. Il 23 Dicembre scorso è scaduto il termine fissato dall’Amministrazione Straordinaria entro il quale presentare le manifestazioni di interesse per rilevare le attività di Impresa. A quanto risulta, vi sono state numerose manifestazioni di interesse da parte di acquirenti. La cessione dovrebbe perfezionarsi nel corso dei prossimi mesi. Nel frattempo, stiamo operando affinché i lavori possano riprendere anche prima del subentro del nuovo acquirente”.
“S&A”: “Passiamo ora al fronte finanziario: qual è lo stato di attuazione del Piano di Area Vasta?”.
“EM”: “Come è noto, la Società Quadrilatero a partire dal 2009 ha emesso i Bandi di gara pubblica ed espletato le gare per l’individuazione dei Concessionari delle prime quattro Aree Leader approvate dal CIPE: Falconara Marittima-Chiaravalle “Polo commerciale fieristico direzionale”; Fabriano “Piastra logistica”; Valfabbrica “Distretto del tessile”; Gualdo Tadino “Area di sosta”.
“S&A”: “Quali sono stati gli esiti delle gare?”.
“EM”: “Sono pervenute diverse manifestazioni di interesse e una sola offerta per l’Area Leader di Falconara Marittima-Chiaravalle, che però è risultata non in linea con i parametri fissati nel Bando, e pertanto è stata esclusa”.
“S&A”: “Come se lo spiega?”.
“EM”: “Le criticità che hanno determinato il mancato collocamento delle Aree Leader sul mercato sono attribuibili in via principale al radicale mutamento delle condizioni congiunturali e al differente contesto economico che si è verificato in questi ultimi anni”.
“S&A”: “E ora come pensate di reagire?”.
“EM”: “Abbiamo individuato alcuni elementi incentivanti finalizzati al superamento delle criticità che rendono maggiormente appetibili le Aree per il mercato. D’altronde, era nelle previsioni che potessimo fare delle correzioni in corsa. Come recita testualmente la Delibera CIPE che nel 2006 ha approvato il progetto del Piano di Area Vasta: “L’innovatività del modello di finanziamento, tramite l’individuazione di risorse provenienti dal territorio, richiede una sistematica attività di verifica anche al fine di individuare eventuali adeguamenti nel corso di realizzazione del progetto”.