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L’uomo che… è sempre in movimento

Intervista a Maurizio Lupi, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

L’uomo che... è sempre in movimento

Nel 1993 si presenta con la Democrazia Cristiana alle elezioni comunali di Milano e viene eletto Consigliere nell’Amministrazione guidata dal Sindaco Marco Formentini, durante la quale fa il Presidente della Commissione urbanistica del Comune. Nel 1997 viene rieletto e nominato Assessore alla Sviluppo del territorio, all’Edilizia privata e all’Arredo urbano nella Giunta del Sindaco Gabriele Albertini, responsabilità che mantiene sino al 2001. Sono gli anni in cui matura una specifica competenza nel settore dei lavori pubblici, che proseguirà negli anni della sua attività parlamentare.

Nel 2001 viene eletto alla Camera dei Deputati nelle liste di Forza Italia e per due Legislature partecipa ai lavori della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici dove è Capogruppo della Delegazione del suo partito. Di questi temi è stato anche Responsabile nazionale per Forza Italia. E’ primo firmatario di alcuni significativi progetti di Legge, tra i quali:

  • lo snellimento delle procedure urbanistico-edilizie; 
  • la modifica della Legge 11 Febbraio 1994 in materia di lavori pubblici;
  • la lotta all’inquinamento luminoso;
  • le agevolazioni fiscali per il recupero dei fabbricati residenziali;
  • i principi fondamentali per il governo del territorio;
  • la riforma organica della procedura di finanza di progetto;
  • la Legge Obiettivo per le città.

È cofirmatario con Ermete Realacci della Legge a sostegno dei piccoli Comuni approvata all’unanimità dalla Camera dei deputati il 6 Aprile 2011. Nella XVI Legislatura (2008-2013) è ancora deputato con il Popolo della Libertà e Vice Presidente della Camera, incarico al quale viene rieletto il 21 Marzo 2013 e che ricopre sino al 28 Aprile 2013, giorno della sua nomina a Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Nella vita lavorativa Maurizio Lupi è Dirigente d’Azienda, Amministratore Delegato di Fiera Milano Congressi, Società da lui fondata nel 1994, incarico da cui si è autosospeso da quando è Ministro.

Chiari e strategici gli indirizzi programmatici del Governo: presentata alla IX Commissione Trasporti e Comunicazione

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi è stato il protagonista dell’audizione dello scorso 29 Maggio presso la IX Commissione Trasporti e Comunicazioni, presieduta da Michele Meta.

Il trasporto pubblico locale è una delle più importanti priorità del Governo: occorre assicurare le risorse al settore, ma occorre una liberalizzazione “vera” e l’adozione dei costi standard. E’ quanto ha affermato il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Lupi ha confermato che la liberalizzazione del settore dovrà servire per aumentare la qualità del servizio e abbassare i costi e ha citato a questo proposito l’esempio positivo della concorrenza nell’Alta Velocità ferroviaria, che ha fatto crescere il numero dei passeggeri che utilizzano il treno e ha consentito prezzi sempre più accessibili.

L’Autorità dei Trasporti è un’altra priorità indicata con forza da Lupi. L’intervento dell’Antitrust per dirimere la vertenza tra FS e NTV rende sempre più urgente la nomina di un Organismo regolatore del settore che sia realmente terzo e assolutamente indipendente rispetto a tutte le parti in causa.

Il Ministro ha poi affrontato gli altri argomenti relativi allo sviluppo delle infrastrutture per favorire la crescita, risolvere le criticità dei nodi e contribuire alla crescita della coesione sociale.

Di non minore importanza, nel programma del neo Ministro, il trasporto stradale per il quale sono previste le misure di revisione dei programmi di spesa e la piena attuazione dell’accesso alla professione oltre alla soluzione dello spinoso tema dei costi minimi di sicurezza. Sui costi minimi, Lupi attenderà la decisione della Corte Europea.

Al termine del suo intervento, Lupi ha ammesso che il contributo al combinato strada-mare (ecobonus) ha fornito ottimi risultati, ma che non potrà essere riproposto a livello nazionale, a causa dell’opposizione della Comunità Europea. Ma si potrà proporlo a livello europeo, attraverso il Programma Magellano, che dovrebbe affiancarsi – o addirittura sostituire – il Programma Marco Polo.