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L’uomo che… dalla gavetta è arrivato alla vetta

Intervista a Giulio Burchi, Amministratore Delegato di Autostrada Brescia Padova SpA e A4 Holding SpA

L’uomo che... dalla gavetta è arrivato alla vetta

“S&A”: “L’Autostrada Valdastico Sud è quasi terminata: quando prevede le ultime inaugurazioni?”.
“GB”: “Il tratto di circa 18 km compreso tra Santa Margherita d’Adige e Badia Polesine è stato aperto al traffico lo scorso 15 Dicembre. Per il tratto di circa 7 km da Santa Margherita d’Adige a Noventa Vicentina, nel momento in cui il fascicolo va in stampa, si tratta ormai di poche settimane e per il prossimo mese di Giugno è invece previsto il completamento dei lavori nell’ultimo tratto, quello tra Agugliaro e Noventa Vicentina”.

“S&A”: “Quali sono state le opere più impegnative dal punto di vista realizzativo a parte certamente il ponte sul fiume Adige? Cosa ci può dire della galleria subalvea di Agugliaro sotto il canale Liona? Ci sono problemi alla stabilità dei centri abitati?”.
“GB”: “È vero, in generale la costruzione di ponti è attività di rilevante impegno, oltre che affascinante e suggestiva, perché permette di mettere in relazione ciò che prima era scollegato, consente di colmare vuoti e di superare ostacoli. Ciascun ponte o viadotto ha comportato attività di significativo impegno, che ha richiesto l’individuazione, di volta in volta, delle soluzioni più idonee per varare la nuova opera. Certamente, il ponte sul fiume Adige è un’opera per alcuni versi imponente: si tratta di un ponte strallato con campata centrale di 310 m ed antenne di quasi 100 m. In questo caso le strutture metalliche dell’impalcato sono state varate mediante traslazione su rulliere disposte su pile provvisorie in acciaio e sul cavalletto in calcestruzzo e con l’ausilio di un avambecco. La spinta di traslazione è stata fornita da taglie di funi in acciaio movimentate da argani elettroidraulici. Ma impegnativo è stato anche il varo del ponte di scavalco dell’Autostrada A4, per la necessità di operare riducendo al minimo le interferenze con il traffico”. 

“S&A”: “Per A4 Holding il completamento della A31 Valdastico tratto Nord, vi garantirebbe la continuità di una Concessione altrimenti destinata a terminare nel giugno del 2015. È anche questo che vi spinge a considerare l’opera fondamentale?”.
“GB”: “No, la nostra concessione non scade, ha dei presupposti per il prolungamento sino al 2026 che come è noto è legata alla approvazione del completamento della Valdastico Nord, ma l’alternativa non è neppure prevista convenzionalmente e noi non la vogliamo neppure considerare. Come è noto fu il Governo a chiedere a Serenissima A4 di incorporare la A31 che autonomamente non era in grado di portare a termine l’opera allora convenzionata. La A4 si impegnò in questa iniziativa e sulla base di questo accordo con lo Stato ha proseguito nella realizzazione impegnando fino ad ora più di 1 miliardo tanto che come detto ad oggi possiamo affermare che a metà 2015 i lavori del tratto Sud saranno completati… quindi missione compiuta, ma solo a metà. Con l’opposizione della Provincia di Trento siamo in stand-by per chiudere l’impegno assunto allora con il Governo; la Valdastico completata solo nel tratto a Sud rimane un’opera monca, uno spreco inutile, come da alcune parti è stato rievocato un esempio negativo, una sorta di Gioia Tauro del Nord. Noi siamo però fiduciosi che con la mediazione del Governo, che non ha nessun interesse di vedere risorse pubbliche così impietosamente sprecate, si possa raggiungere un accordo che consenta ad A4 di corrispondere ad un preciso impegno assunto e di terminare un’opera da sempre considerata prioritaria per il collegamento dell’area del Polesine con la grandi direttrici viarie verso il Nord Europa. Peraltro la Valdastico Nord, proprio per una ricerca di contenimento dell’impatto ambientale, percorre quasi tutto il tratto trentino in galleria e presenta un costo di realizzazione rilevante ma compatibile con il PEF programmato per questo progetto. Questa situazione di incertezza, comunque, determina una obiettiva difficoltà nella gestione corrente che in questa situazione si trova ad affrontare difficoltà che complicano il perfezionamento del già complesso piano degli investimenti”.

Viriamo poi su qualche riflessione sull’Autostrada Brescia-Padova…

“S&A”: “Per quanto riguarda l’Autostrada Brescia-Padova, il traffico è in aumento? Avete realizzato nuove infrastrutture e investito in manutenzione e sicurezza?”.
“GB”: “Fortunatamente, nonostante le difficoltà economiche del momento, stiamo registrando da alcuni mesi un buon incremento del traffico, circa un +2,5%, con particolare riferimento a quello pesante che è un buon indicatore della ripresa dell’economia anche perché la nostra tratta, una delle più trafficate del Paese, attraversa un’area ad alta vocazione industriale. Per quanto riguarda la sicurezza, A4 è sempre stata all’avanguardia con particolari soluzioni innovative ed anche ora abbiamo alcuni progetti che ci consentiranno meglio di controllare tutte le variabili sensibili del traffico in tempo reale con maggiore efficacia. Gli interventi di manutenzione, oltre che convenzionalmente obbligatori, sono di grande importanza per poter garantire la conservazione in efficienza delle opere e le condizioni di sicurezza del traffico. I dati sulla sinistrosità rapportata agli elevati flussi di traffico sono eccellenti, così come sono rapidi i tempi di supporto in caso di emergenza che si allineano ai più alti livelli di servizio di settore delineando la A4 come una delle arterie più sicure anche nelle situazioni limite. Nonostante gli attuali risultati siano eccellenti, l’Azienda continua ad investire in risorse umane e tecnologia per poter migliorare i propri standard e offrire all’utenza le migliori condizioni di fruibilità di un’arteria che svolge una funzione insostituibile nel quadro della mobilità del Nord-Est del Paese”.

“S&A”: “Cosa ci può dire della creazione di un polo infrastrutturale unico Veneto che potrebbe comprendere Serenissima, Autovie e CAV? Sottoporrete al Governo il Piano finanziario per accedere alla proroga delle concessioni?”.
“GB”: “Certamente un’infrastruttura di trasporto che comprendesse le tratte A4 BS/PD + CAV + Autovie Venete avrebbe una dimensione industriale di vasta scala con gli indubbi vantaggi che questa nuova aggregazione comporterebbe in termini di capacità finanziaria e di investimenti che renderebbero molto più agevoli progetti come la terza corsia nel Nord-Est. Con questa operazione si verrebbe a creare il terzo polo autostradale del Paese un asse stradale con valenza geopolitica di grande rilievo per il collegamento internazionale fra l’Europa dell’Est e una delle aree più industrializzate del Paese. Con maggiori investimenti da poter dedicare al rafforzamento dei collegamenti con il sistema della portualità Veneto/Friulana in grande crescita e al sistema ferroviario si potrebbe raggiungere un più integrato livello di intermodalità che coniugato con un adeguato sistema logistico costituirebbe uno strumento di crescita e sviluppo economico di enorme interesse”.