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Grafene e plastica riciclata per una pavimentazione più durevole e sostenibile

Lo scorso 10 Settembre, in occasione del rifacimento di un tratto della S.P. 35 Milano-Meda con l’additivo al grafene Gipave, la Redazione ha intervistato Federica Giannattasio, Amministratore Delegato di Iterchimica, e Arianna Censi, Vice Sindaco della Città metropolitana di Milano

Grafene e plastica riciclata per una pavimentazione più durevole e sostenibile

È importante spiegare la complessità del processo attraverso cui ci siamo arrivati, perché quando si parla di plastica riciclata c’è il rischio anche di un uso indiscriminato o non del tutto consapevole: noi abbiamo impiegato tre anni per mettere a punto questo processo di tecno-recupero. L’impianto realizzato con G.Eco ha richiesto un investimento oneroso, e consente di recuperare circa il 60-70% della plastica.

Nella provincia di Bergamo, che è la nostra, si trova già il cassonetto in tutte le stazioni di G.Eco: il nostro auspicio è che presto si possa replicare la stessa formula in altre province”.

“S&A”: “Può già fornirci qualche dato sull’impiego del composto così ottenuto?”.

“FG”: “I dati che abbiamo oggi sono molto a favore di questa tecnologia. La produzione del grafene è molto energivora, ma questo viene compensato dal beneficio ambientale derivante dal recupero della plastica e dalla maggior durata della pavimentazione.

È stato condotto un apposito studio per ottenere un asfalto che avesse dei costi comunque non eccessivamente superiori rispetto alle metodologie tradizionali. A livello di dati, possiamo senz’altro affermare che, a fronte della durata che solitamente ci si aspetta da un manto di usura realizzato con un composto tradizionale (dai 5 ai 7 anni), con questa tecnologia si arriva a una vita utile tra i 10 e i 12 anni.

Per fare valutazioni sull’effettivo risparmio reso possibile dall’impiego di questo compound vogliamo prima attendere i dati definitivi della durata su strada, ma allo stato attuale possiamo già dire con sicurezza che, a fronte di un investimento iniziale del 10-15% in più, si ha un aumento della durata della pavimentazione di circa il 250%.

Andrà fatta una media statistica sui due casi di Milano – quello di oggi e la prossima stesa prevista a Lacchiarella – e su un’ulteriore posa sperimentale prevista a Londra. Il programma di lavoro riguardante questo bando di Regione Lombardia si concluderà intorno all’estate dell’anno prossimo, nel rispetto dei tempi”.

“S&A”: “Quale sarà l’arco temporale in cui valuterete i risultati?”.

“FG”: “Con Città metropolitana di Milano ovviamente ci siamo dati un limite di tempo, che comunicheremo in seguito. Noi, come Iterchimica, non ci siamo posti alcun limite e andremo avanti col monitoraggio anche nel medio-lungo periodo, come del resto stiamo già facendo a Roma sull’Ardeatina, dove è stata eseguita la prima stesa del compound nell’ottobre dello scorso anno.

In quel caso, Città metropolitana di Roma necessitava soltanto del rifacimento del tappeto di usura, mentre qui a Milano l’impiego riguarda i tre strati della pavimentazione: base, binder e usura. I test sull’applicazione romana stanno continuando con cadenza mensile per la nostra ricerca interna, e così sarà anche per quelle milanesi”.