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Gian Luca Galletti: l’uomo che… fa mare e monti

Intervista a Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Gian Luca Galletti: l’uomo che… fa mare e monti
“S&A”: “Restando in tema, quali misure sono previste per la mobilità sostenibile?”.

“GLG”: “Sulla mobilità sostenibile abbiamo investito molto e continueremo a farlo. Questo ci aiuterà a superare strutturalmente emergenze cicliche come quella delle cappe di smog che invadono le nostre città e insieme a disegnare le “smart city” di domani. Cito solo alcuni esempi del nostro impegno: i 35 milioni di Euro per finanziare progetti casa-lavoro e casa-scuola, i 50 milioni per nuove colonnine di ricarica elettriche, misure di incentivo al rinnovo del parco mezzi pubblici oggi obsoleto e inquinante. In più abbiamo chiuso molti singoli accordi con le grandi città italiane. E non dimentico i 91 milioni stanziati in finanziaria per i prossimi tre anni sulla mobilità ciclabile”.

“S&A”: “Quali sono a suo parere le priorità per la difesa del suolo e per mitigare il dissesto idrogeologico?”.

“GLG”: “Le parole d’ordine sono programmazione e governance. Per aprire con la massima velocità i cantieri occorre che ci siano innanzitutto i progetti cantierabili: per questo circa un mese fa abbiamo presentato la ripartizione del Fondo da 100 milioni di Euro per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico previsto dal Collegato Ambientale. Ci aspettiamo un grande ritorno da questi investimenti nella progettazione che i nostri uffici stimano in circa 500 progetti, per un totale di due miliardi di Euro di interventi reali sul territorio contro il dissesto idrogeologico. In pratica ,ogni Euro speso in progettazione è in grado di attivarne 20 nei cantieri: un effetto moltiplicatore decisivo nella nostra strada di messa in sicurezza del Paese. È un processo lungo, difficile, in cui abbiamo stabilito fin dal primo momento responsabilità e tempi chiari, facendo i Presidenti di Regione Commissari Straordinari e semplificando molto il sistema. Oggi abbiamo le risorse per un’efficace attività di messa in sicurezza del nostro Paese, almeno per quanto riguarda gli interventi più urgenti”.