Un’Academy aziendale, nello specifico, mette in condivisione saperi, valori, comportamenti, strategie per la crescita di collaboratori interni, responsabilizzandoli nella decisione degli obiettivi, lasciando che la leadership emerga da sola (autorevolezza) e non venga imposta (autorità). Il gruppo tende allo sviluppo della cooperazione, della fiducia e della coesione.
Spiega infatti Marina Pezzoli, Amministratore Delegato di Niuko, che “il modello di Academy aziendale, cui due anni fa è stato dedicato un volume edito da Franco Angeli, nasce proprio dalla sfida di creare scuole d’impresa capaci di facilitare la formazione tra pari e il coinvolgimento diretto in processi di formazione e autoformazione.
Un modello in cui la società di formazione non presenta all’Azienda percorsi chiavi in mano, ma la affianca proponendo un metodo che stimola la costituzione e lo sviluppo di un team interno, un gruppo di lavoro trasversale che raccoglie figure ingaggiate e motivate di vari ruoli e mansioni, chiamato a portare avanti il progetto stesso di Academy”.
Gruppo Adige Bitumi ha lavorato fin da subito sul senso di ingaggio e di appartenenza del team e, dopo un percorso di più di un anno di analisi dei bisogni e progettazione delle attività, con l’Academy è stato possibile mettere a terra dei risultati concreti. Primo fra tutti, la definizione di un gruppo di “veri” formatori e promotori di attività rivolte a colleghi, in un’ottica di crescita e miglioramento continuo. Non secondaria inoltre è stata la creazione di un calendario di corsi dettagliato, progettato e organizzato per reparti, così come anche la creazione di una vera e propria Wiki aziendale.
L’Academy è dunque anche innovazione: attraverso la creazione di conoscenza, il percorso diventa per la propria organizzazione un motore di miglioramento e quindi di vantaggio competitivo sul mercato e valore aggiunto per il Cliente.
Il capitale intellettuale non si consuma – anzi, si genera -, dando vita a un vero e proprio ciclo virtuoso. GAB Academy rappresenta per Niuko una delle maggiori best practice in questa prospettiva e uno dei casi più performanti di coesione tra strategia organizzativa e competitività richiesta dal mercato, con partecipanti sempre più protagonisti di un sapere che cambia.