Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

Rivalutare le politiche infrastrutturali per superare la crisi

Oliviero Baccelli

Le politiche dei trasporti, che comprendono non solo gli aspetti infrastrutturali ma anche quelli tipici della pianificazione e della regolazione dei servizi, sono una delle leve per attivare percorsi di crescita economica, tenendo conto della necessità di dover continuamente adeguare queste politiche al mutare delle condizioni di contesto.

La combinazione di diversi elementi, quali la crescita economica di circa un punto inferiore rispetto alla media europea nel periodo 2001-2007, la diminuzione del PIL tra il 2007 e il 2012 del 7% ed un ulteriore calo del 2% previsto per il 2013 – dovuto principalmente alla riduzione di oltre il 25% della produzione industriale e all’impennata del costo del petrolio (che si è tradotto in +55,7% del costo della benzina SP e un +54,7% del costo del gasolio per autotrazione fra il Gennaio del 2009 e il Giugno del 2013) – hanno cambiato radicalmente i flussi e le scelte in merito alla modalità di trasporto in Italia, con una contrazione generale e un indebolimento della posizione competitiva su scala internazionale.

Questo quadro economico costringe ad un nuovo approccio al tema della selezione, del finanziamento e della gestione delle nuove infrastrutture di trasporto, essendo sempre più rilevante una rigorosa valutazione di tipo economico che abbia i seguenti obiettivi:

  • supportare le macro scelte decisionali in tema di pianificazione e gerarchizzazione delle scelte, con modelli in grado di fornire stime numeriche con ottica ampia e intersettoriale, inclusiva di aspetti ambientali e sociali, in modo da consolidare il quadro di contesto strategico;
  • integrare il processo decisionale delle scelte dei tracciati e delle opzioni tecnologiche, valutando in modo sistemico gli aspetti infrastrutturali e i servizi offerti, contribuendo a rafforzare la logica di infrastrutture quali canali di servizi, in modo da verificare le complementarietà e le sinergie attivabili in grado di fornire ricavi aggiuntivi (ad esempio servizi di telecomunicazione o energetici);
  • comprendere i beneficiari diretti e indiretti in modo da poterli coinvolgere nella valorizzazione degli effetti e anche attraverso innovazioni metodologiche nel finanziamento.

Ridurre il costo dei trasporti e della logistica sbloccando i colli di bottiglia e permettendo un salto tecnologico nei modelli organizzativi delle imprese di settore è cruciale per il sistema Paese, soprattutto sulle direttrici transnazionali, perché è soprattutto dal commercio internazionale che potranno arrivare gli stimoli per una stabile ripresa economica.