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Il Punto di Vista: “Le Norme EN1317 e le condizioni di prova”

Marco Anghileri, Professore Associato del Dipartimento di Scienze e Tecnologie aerospaziali presso il Politecnico di Milano

Marco Anghileri

La certificazione dei sistemi di ritenuta stradale si basa sulle Norme UNI EN1317 che descrivono le condizioni di impatto da utilizzare per verifica delle prestazioni.

La definizione di queste condizioni è purtroppo ferma agli anni Novanta quando fu redatta la prima versione della Norma e vennero definiti veicoli, velocità e angoli di impatto. Da allora, più volte si è discusso di aggiornare la definizione dei veicoli e delle condizioni di prova ma, a seguito della pandemia, della nuova politica della Commissione Europea nei confronti delle Norme armonizzate e della revisione del Regolamento Prodotti da Costruzione 305/2011, l’iter si è bloccato e le previsioni di ripartenza sono lontane.

A seguito di una sentenza di condanna, la Commissione Europea ha deciso che le Norme armonizzate fanno parte dell’apparato legislativo e come tali devono essere scritte. Contemporaneamente, è iniziata anche la revisione, attualmente in alto mare, del Regolamento 305/2011 per considerare le criticità emerse negli anni.

Queste problematiche purtroppo dicono impietosamente che la necessaria revisione della Norma non potrà essere operativa, nelle migliori delle ipotesi, prima del 2030. Tale totale immobilità dell’attività normativa è stata anche affiancata dalla mancanza di ricerche necessarie per il corretto sviluppo tecnico della stessa che influiranno pesantemente al momento della ripartenza.

Lo stallo normativo e di ricerca, inoltre, contrasta in modo stridente con l’evoluzione della circolazione stradale che, dal 1990 ad oggi, ha sicuramente visto modifiche sostanziali dei veicoli e, in parte, delle infrastrutture.

È pertanto fondamentale poter sviluppare delle attività di ricerca che permettano di acquisire tutte le necessarie informazioni per la futura revisione e, nel transitorio, diano la possibilità ai produttori e ai Gestori di rispondere alle modificate condizioni al contorno.

In conclusione, l’unica attuale possibilità di poter migliorare la vetustà delle attuali procedure è attraverso un’azione volontaria di centri di ricerca, Gestori e produttori che permetta di colmare le lacune e preparare le basi per la futura revisione delle Norme.

Ci si augura quindi che a livello europeo si riesca a creare un’attività comune allo scopo di poter gettare le basi per una solida revisione del quadro normativo.

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