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Il Punto di Vista: “Il sistema dei trasporti: proposte per l’area urbana”

Francesco Annunziata, Già Professore Ordinario di “Strade, Ferrovie ed Aeroporti” presso la Facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Cagliari

francesco annunziata

Diversamente dalle aspettative connesse a un condiviso disegno di costruzione di un sistema integrato e intermodale, si continua ad assistere a progettazioni dei modi di trasporto limitate a integrazioni specifiche e settoriali.

Per esempio, talune strade iniziano a far rete con altre di differenti gerarchie funzionali, ma raramente vengono progettate interconnesse con infrastrutture ferroviarie, e queste ultime iniziano ad esserlo con nodi portuali e aeroportuali.

Nel caso delle aree urbane, i limiti sono ancora più preoccupanti: il sistema dei trasporti non viene inteso parte della progettazione del nuovo sistema urbano integrato policentrico (la città metropolitana). Non viene data attenzione alla progettazione del sistema dei servizi puntuali di uso collettivo e del contestuale sistema dei trasporti.

Deve essere maggiormente curata la riqualificazione del patrimonio infrastrutturale esistente e la costruzione di nuovi elementi deve essere parte del progetto di un rinnovato tessuto connettivo, che non si limiti alla velocizzazione dei collegamenti, che superi la contrapposizione tra centro e periferia – nelle aree extraurbane e urbane -, che concorra alla realizzazione di un nuovo sistema insediativo, quindi non semplicisticamente trainato dallo sviluppo del centro maggiore.

Le prospettive di sviluppo per il sistema dei trasporti vanno ricondotte al concetto di inclusività, recentemente esposto dal Prof. Giulio Maternini del Centro Studi per la Sicurezza della Mobilità (Università degli Studi di Brescia): la visione della mobilità, nel prossimo futuro, deve essere fondata sull’estensione, al maggior numero possibile di utenti, della possibilità di muoversi avvalendosi di sistemi moderni, accessibili, affidabili, compatibili con l’ambiente e la vita nelle aree urbane, facili ed economici.

Tale impostazione progettuale si traduce nella necessità di un’integrazione tra le reti finalizzata a perseguire gli obiettivi di sostenibilità e di resilienza propri del PNRR.

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