Conclusioni
Con la prima introduzione della tecnologia TBM multimodale negli anni Ottanta e il suo ulteriore sviluppo che prevede il cambiamento di diverse modalità operative all’interno della galleria – ad esempio dalla modalità EPB aperta a quella chiusa e alla modalità Slurry, oltre che la possibilità di alternare le due modalità per terreni incoerenti – sono state gettate le basi per la nuova generazione di TBM multimodali per terreni soffici, le cosiddette TBM a densità variabile.
Queste TBM, anche nei modelli di piccole e medie dimensioni, possono scambiare le modalità operative EPB e Slurry in modo continuo e regolando continuamente la pressione del fronte. Un importante vantaggio tecnologico offerto da questi tipi di macchine è che la pressione del fronte impostata può essere mantenuta anche durante il cambio della modalità operativa e viene evitata la necessità di interventi nella camera di scavo.
Il numero di applicazioni di questa nuova generazione di TBM multimodali per terreni incoerenti permette di avere a disposizione, anche per aree potenzialmente ad alto rischio, una soluzione sicura che supporta l’impiego con cedimento controllato per un minore impatto sull’uomo e sull’ambiente.
La maggior parte degli attuali progetti di tunnelling presenta condizioni geologiche e ambientali eterogenee e complesse con un basso sovraccarico o l’esigenza di attraversare strutture importanti e sensibili. La tecnologia TBM a densità variabile all’avanguardia consente di realizzare questi progetti in modo sicuro e affidabile.