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Pavimentazioni stradali chiare, rivestimenti e impianti innovativi

Migliorare la luminosità nelle gallerie senza aumentare la potenza dei corpi illuminanti, ma piuttosto perseguendo anche il risparmio energetico

Pavimentazioni stradali chiare, rivestimenti e impianti innovativi

La vecchia pavimentazione è stata completamente demolita fino a raggiungere la sottostante formazione rocciosa. Per la nuova sovrastruttura si è proceduto alla stesa di uno spessore variabile di misto cementato, che ha consentito di regolarizzare il piano di appoggio e di uno strato di binder con bitume modificato di tipo hard di 8 cm.

Il conglomerato bituminoso con legante trasparente

Per la produzione del conglomerato chiaro è stato individuato l’impianto della Bitumisarco in località Prato Isarco, lungo la S.S. 12, a Nord di Bolzano, un impianto Marini di tipo discontinuo che consente di impastare a ogni ciclo 1.200 kg compreso il legante, con una produzione oraria di 120 t. Nel pomeriggio del 4 Luglio si è proceduto alla messa a punto della procedura per la produzione dell’impasto. Sono state eseguite verifiche sulla temperatura degli aggregati durante l’immissione nella camera di miscelazione e della miscela al momento dello scarico sul cassone del camion. La temperatura ha rappresentato una delle maggiori criticità.

Il tappeto drenante intasato

La seconda tipologia di tappeto di usura chiaro (drenante intasato con malta cementizia) è stata posata nella galleria Narano 2 il 1° Luglio 2013.

Sopra al binder, prima della posa del tappeto drenante, è stata stesa una mano d’attacco con bitume modificato di 1,2 kg/m2 con successivo spargimento di graniglia.

La compattazione, avviata immediatamente dietro la finitrice, è stata limitata a due sole passate (due di andata + due di ritorno) per evitare un eccesivo addensamento che avrebbe potuto limitare la diffusione della malta all’interno dello strato.

Lo strato finito è risultato mediamente dello spessore di circa 5,0 cm. La sera del 2 Luglio, alle ore 20.00, sono iniziate le operazioni di intasamento con la malta cementizia di colore bianco, terminati alle ore 1.30. La strada è stata riaperta al traffico, come previsto, alle ore 6.00 del 3 Luglio. Nella mattinata del 3 Luglio (ore 9.00 circa) la malta risultava ancora molto plastica, tanto che i veicoli transitati avevano già asportato la parte superficiale che ricopriva le punte degli aggregati più grossi. La temperatura piuttosto bassa della notte e della mattinata e la notevole umidità hanno evidentemente rallentato l’indurimento della malta.

Solo il giorno successivo (4 Luglio) alle ore 14.30 è stato accertato che la malta era completamente indurita.

Il 12 Luglio, infine, sono state eseguite prove di aderenza mediante skid tester che hanno fornito valori elevati di BPN per la galleria Narano 2 (tappeto intasato) e valori molto bassi nella corsia in direzione Palade della galleria Narano 1 (tappeto con legante trasparente realizzato nel 2012).

Il forte calo dell’aderenza nella corsia in direzione Palade della Narano 1 è stato attribuito ai lavori eseguiti nella seconda galleria, in particolare al fatto che la malta di intasamento, rimasta in condizioni plastiche per molte ore (anche dopo la riapertura della strada al traffico), sia stata rimossa dalle ruote dei veicoli in transito e depositata nel tratto di pavimentazione immediatamente successivo.

La pallinatura delle due pavimentazioni di Narano

Allo scopo di eliminare una situazione potenzialmente pericolosa si è deciso di procedere alla “pulizia” del tappeto della galleria Narano 1 mediante “pallinatura”.

Vista la disponibilità in loco delle attrezzature si è proceduto alla “pallinatura” anche della pavimentazione della Narano 2 che si presentava con diverse tonalità di “bianco” in relazione alla maggiore o minore quantità di malta rimossa dalla superficie stradale dai veicoli in transito.

Il tappeto drenante intasato con malta cementizia

Analogamente a quanto fatto per il tappeto con legante trasparente, per il tappeto drenante intasato della galleria Narano 2 sono stati rilevati i valori di luminanza, illuminamento e coefficiente di riflessione.

È possibile affermare che il tappeto drenante intasato – non pallinato – garantisce proprietà fotometriche nettamente superiori rispetto alla pavimentazione con legante chiaro, in virtù della colorazione bianca della malta cementizia. L’operazione di “pallinatura” determina per il tappeto intasato una diminuzione della capacità riflettente, dovuta alla rimozione della pellicola di malta bianca dalla superficie degli aggregati più grossi e all’affioramento degli inerti grigi (porfido grigio) ancora parzialmente ricoperti di bitume. Comunque, anche dopo il trattamento superficiale, le proprietà fotometriche del tappeto drenante intasato sono risultate superiori sia rispetto al conglomerato bituminoso con legante trasparente dell’adiacente galleria, sia alla miscela “nera” di riferimento.

I risultati sono ancora in fase di evoluzione in quanto il processo di spogliamento del legante causato dal traffico non è ancora completato, neanche dove è stata eseguita la pallinatura.

Il programma europeo Interreg IV Italia-Austria

Interreg IV Italia-Austria, in cui si inserisce l’attività descritta nell’articolo, fa parte dei Programmi di Cooperazione territoriale europea 2007-2013 ed è finanziato dal Fondo Europeo di sviluppo regionale dell’Unione Europea (FESR). Interreg IV Italia-Austria prosegue l’esperienza di successo di Interreg IIIA Italia-Austria (2000-2006) che ha finanziato 213 progetti di cooperazione transfrontaliera per un totale di oltre 77 milioni di Euro.

La mission è promuovere lo sviluppo equilibrato e sostenibile e l’integrazione armoniosa delle sei regioni al confine tra Italia e Austria: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Bolzano, Tirolo, Carinzia, Salisburgo.