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Monte bianco: sicuramente, un genetliaco d’autore

La Redazione è stata invitata a una festa di compleanno molto particolare...

Monte bianco: sicuramente, un genetliaco d’autore

I lavori furono avviati nel 1959, nel mese di Gennaio sul versante italiano e nel mese di Giugno su quello francese. Le Imprese di costruzione dovevano realizzare 5.800 m di galleria ciascuna. Il tracciato fu realizzato, nonostante le notevoli difficoltà, dal Geometra italiano Pietro Alaria, e per lo scavo ci si avvalse di un jumbo, antesignano dei moderni carri di perforazione: una sorta di ponteggio mobile su binari del peso di 100 t che trasportava 16 trivelle distribuite su quattro piani.

I fori praticati, su una lunghezza di 4 m, erano successivamente riempiti con esplosivo; ne occorsero 1.200 per effettuare le 400.000 volate, che produssero circa un milione di m3 di smarino. La volta e le pareti della galleria furono rivestite con 200.000 m3 di calcestruzzo, e per il consolidamento della roccia granitica, soggetta al fenomeno di decompressione, furono utilizzati circa 235.000 ancoraggi.

Dopo tre anni di lavori, l’obiettivo dei 5.800 m fu raggiunto il 3 Agosto 1962, e alle 11.31 del 14 Agosto fu abbattuto l’ultimo diaframma di roccia del traforo: lo scarto tra gli assi dei due scavi era di appena 13 cm. La cerimonia ufficiale dell’avvenuto breakthrough ebbe luogo ufficialmente il 15 Settembre 1962, alla presenza dei Capi di Governo francese, Georges Pompidou, e italiano, Amintore Fanfani.

Altri tre anni furono poi necessari per realizzare la carreggiata, dotare la galleria degli impianti elettromeccanici e di sicurezza e attrezzare il piazzale d’ingresso del tunnel sul versante francese (1.274 m slm) e su quello italiano (1.381 m slm). Il 16 Luglio 1965, infine, il Traforo del Monte Bianco fu inaugurato in presenza del Presidente della Repubblica Italiana Giuseppe Saragat e del Presidente della Repubblica Francese Charles de Gaulle e quindi, tre giorni dopo, aperto al traffico. 

Una politica di sicurezza sostenuta da una continua innovazione

Nella Conferenza Stampa tenutasi a Chamonix nell’ambito delle celebrazioni dello scorso 15 Settembre, ospiti del Direttore Gerente di GEIETMB, Gilles Rakoczy, del Presidente di ATMB Hugues Hourdin e del Vice Presidente di SITMB Giuseppe Piaggio, oltre che sulla storia l’accento è stato posto sulla sicurezza e sulle tecnologie innovative. Nel 2000 il Traforo del Monte Bianco si è dotato di una struttura amministrativa in grado di assicurare la gestione unitaria della galleria: il Gruppo Europeo di Interesse Economico del Traforo del Monte Bianco (GEIE-TMB).

Questa struttura di diritto comunitario è stata fondata dalla Società Italiana per Azioni per il Traforo del Monte Bianco (SITMB) e dalla Società francese Autoroutes et Tunnel du Mont Blanc (ATMB). Il traforo può contare sulla professionalità di 188 Dipendenti fissi messi a disposizione dalle due Società Concessionarie, e l’organico è completato dai 68 Vigili del Fuoco del servizio di pronto intervento che ha base nel traforo stesso. Un servizio di Polizia binazionale è incaricato di far rispettare il regolamento della circolazione, elemento fondamentale per la sicurezza.

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