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La progettazione delle gallerie all’interno di corpi di frana – prima parte

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La progettazione delle gallerie all’interno di corpi di frana – prima parte

È prassi comune avviare l’attività di progettazione in sotterraneo con un’ampia ricerca bibliografica, relativa a studi geologici antecedenti realizzati nell’area interessata dal progetto, e con l’esame delle carte geologiche e dei documenti redatti dalle Autorità locali e regionali. Tutti questi dati devono poi essere aggiornati con le nuove indagini geologiche, la mappatura dei fenomeni di instabilità e le evidenze morfologiche.

Nell’ultimo decennio gli studi interferometrici satellitari si sono dimostrati uno strumento prezioso per la valutazione delle frane. Il confronto di immagini satellitari scattate a intervalli temporali diversi può facilmente dare evidenza dei movimenti del suolo avvenuti nell’area.

Tali informazioni risultano essere particolarmente significative e vanno tenute in debito contro soprattutto prima di iniziare lo scavo di gallerie all’interno di pendii lungo i quali si trovano insediamenti urbani preesistenti.

In generale, le banche dati disponibili, forniscono informazioni dagli anni Novanta ad oggi, le quali permettono di raccogliere informazioni sul comportamento dei diversi pendii negli anni antecedenti alle fasi di progettazione della nuova opera.

L’interferometria satellitare può essere utilizzata anche durante la costruzione della galleria per verificare la variazione dei movimenti superficiali, ad esempio in termini di velocità, che risulta essere un indicatore significativo per la valutazione di potenziali danni sugli edifici esistenti.

Ove possibile, prima della costruzione della galleria dovrebbe essere sempre messo in opera un piano di monitoraggio geotecnico, utilizzando sonde inclinometriche, estensimetriche e piezometriche.

I tempi a disposizione per la fase di progettazione non sono solitamente sufficienti per avere dati affidabili da questo tipo di strumentazione da implementare nei modelli di progetto (sono necessari uno o due anni di osservazione per avere dati significativi).

Tuttavia l’installazione degli strumenti nel più breve tempo possibile permette di avere un monitoraggio di background da utilizzare come confronto durante la costruzione della galleria.

Risulta poi particolarmente utile correlare il comportamento del pendio alle stagioni e in particolare alle precipitazioni atmosferiche.