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La costruzione del tunnel Eurasia

In Turchia, il più attuale fra i tracciati interrati sotto al Bosforo

La costruzione del tunnel Eurasia

Un problema e la sua soluzione

Chi desidera raggiungere il successo portando a termine un progetto tanto ambizioso pur muovendosi su un terreno tecnico conosciuto deve essere preparato ad affrontare tutti gli scenari possibili. Questo è ciò che le squadre di Istanbul hanno affrontato. Gli enormi flussi di materiale di scavo, l’alta pressione, i grandi massi che entravano nella camera di scavo mettevano continuamente alla prova i componenti della macchina. Dopo aver scavato circa la metà del percorso, sia sulla griglia che sul frantoio sono stati riscontrati segni di usura del materiale.

Procedere alle riparazioni si è rivelato un compito titanico: la griglia e il frantoio si trovavano nella camera di scavo, direttamente esposti all’alta pressione. Quindi solo sommozzatori muniti di bombole e specializzati in questo tipo di interventi e tecnicamente preparati vi potevano accedere tramite speciali paratie. Per ben tre settimane, gli uomini hanno lavorato con circa 9 bar di pressione in zone in cui normalmente il Personale non ha accesso, trascorrendo la notti in ambienti iperbarici speciali anche al di fuori del tunnel.

Per il trasporto sicuro dei sommozzatori dentro e fuori dal tunnel, la TBM è stata dotata di tutte le attrezzature speciali necessarie, tra cui la navetta di trasferimento con sovrappressione. “Quando si tratta di progetti tanto pionieristici è sempre necessario conoscere le tecnologie per essere preparati ad ogni evenienza – afferma Gert Wittneben. La TBM della Herrenknecht aveva a bordo tutto il necessario e una tecnologia che si è dimostrata tale”.