A Istanbul è stata scritta una pagina di storia del settore delle costruzioni di tunnel: una joint venture turca e sud-coreana ha infatti scavato, per ben 16 mesi e con una fresa meccanica Herrenknecht, una galleria sotto il Bosforo. La combinazione senza precedenti di complesse sfide e di pressioni ambientali fino a 11 bar ha costantemente tenuto il Team di Tecnici e operatori con il fiato sospeso. Si trattava di un sogno, come solo i Sultani possono desiderare: un tunnel sotto il Bosforo, un punto di incontro fra due continenti.
Un tunnel fra due continenti
Il progetto si può oggi classificare tra i più superlativi: sono stati realizzati 5,4 km di tunnel dei quali 3,4 km passano direttamente sotto il Bosforo. Una fresa meccanica appositamente studiata che, nell’Aprile 2014, ha intrapreso la sua missione partendo dalla parte asiatica. Durante il suo percorso, la TBM del tipo Mixshield ha dovuto superare pendenze del 5%, attraversando differenti geologie e raggiungendo una profondità di 106 m sotto il livello del mare per poi risalire in superficie dalla parte europea.
Nel punto più profondo del tratto, la pressione dell’acqua ha raggiunto gli 11 bar. Tenendo conto di questo dato e sommandolo all’esteso diametro della fresa (13,66 m), si può affermare che nell’eseguire questa operazione si è lavorato in un ambito tecnicamente inedito. Non era infatti mai stata realizzata una galleria di così grandi dimensioni e in una situazione di tale alta pressione utilizzando un sistema di scavo meccanizzato.