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La costruzione del Fehmarnbelt Fixed Link

Il tunnel multimodale immerso del Fehmarnbelt, tra Rødbyhavn e Puttgarden, avrà un’estesa di 18,2 km, record mondiale per le infrastrutture di questo tipo

La costruzione del Fehmarnbelt Fixed Link

La posa dei conci

I singoli conci, al termine della costruzione, saranno dotati di paratie stagne che ne garantiranno il galleggiamento malgrado le 73.500 t di peso. Saranno inoltre dotati di cisterne di zavorra interne, generalmente riempite a metà di acqua. Uscito dall’impianto di produzione, dapprima ogni singolo elemento sarà trainato da quattro rimorchiatori fino a un’area di stoccaggio nei pressi della trincea. Dopodiché, sospeso a sofisticati pontoni galleggianti sarà trasportato sul punto di immersione sempre da quattro grossi rimorchiatori.

I volumi nei serbatoi di zavorra possono essere controllati in remoto dal ponte di comando dei pontoni, in modo che il responsabile posa regolare con continuità la posizione dell’elemento nell’acqua a seconda delle onde e delle correnti. Poiché la manovrabilità dei rimorchiatori sarà limitata dalle dimensioni del carico – che in genere emerge per circa 50 cm sul livello del mare durante il traino – sarà prestata particolare attenzione in questa fase, e navi della guardia costiera controlleranno il traffico marittimo durante le operazioni.

Raggiunto il punto di immersione, i due pontoni e l’elemento saranno temporaneamente ancorati nei pressi della trincea finché le condizioni meteo saranno ottimali, i lavori preparatori terminati e sarà dato semaforo verde sia da Femern A/S sia dai Contractor. Solo allora inizierà la discesa in sicurezza verso il fondo della trincea, operazione che potrà richiedere dalle 24 alle 72 ore.

Il posizionamento di ogni elemento (che si ricorda essere lungo 217 m, all’incirca come due campi da calcio) dovrà avvenire con una precisione di circa 5 cm. L’affondamento dell’elemento inizia riempiendo parzialmente le cisterne di zavorra con acqua. Una serie di cavi ancorati sul fondo nel punto di posizionamento funge da guida, e consente, insieme ad argani, al sistema laser, all’ecoscandaglio, alla regolazione delle zavorre e al conseguente incremento di peso, di pilotare il concio in pieno controllo verso la trincea. Una volta in posizione sul fondo viene gettato uno spessore di circa 1 m di calcestruzzo sul fondo dell’elemento, per contrastare la spinta di galleggiamento.