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Il raddoppio del traforo stradale del San Gottardo

La seconda canna sarà realizzata 70 m a Est del tunnel esistente e dovrebbe essere percorribile dal 2027

Il raddoppio del traforo stradale del San Gottardo

Il cronoprogramma

Il progetto esecutivo è stato presentato questa primavera e ha ricevuto una prima opposizione presentata dall’Iniziativa delle Alpi. Tale opposizione non è in realtà diretta contro il progetto in sé, bensì nei confronti di “aspetti che riguardano il volume, il monitoraggio e il dosaggio del traffico” che, a loro avviso, “al momento sono insufficientemente integrati nel progetto”.

Nel progetto esecutivo si afferma che “nel corso delle prossime fasi di progettazione è necessario verificare quali misure siano necessarie per poter garantire il funzionamento del sistema di dosaggio anche durante le fasi di costruzione e ristrutturazione e nello stato finale”, frase che non soddisfa l’organizzazione, secondo la quale la futura capacità deve essere affrontata fin da subito, in maniera chiara e vincolante, affinché non sia superato il limite di 1.000 veicoli/ora per direzione nella galleria. Altre 13 opposizioni si sono poi aggiunte, ma al momento di andare in stampa non se ne conosce né il contenuto né gli autori dei ricorsi.

Il Dipartimento Federale dell’Ambiente, dei Trasporti, dell’Energia e delle Comunicazioni (DATEC) si esprimerà sui ricorsi, contro i quali si può fare appello al Tribunale Amministrativo Federale (TAF) ed eventualmente a quello Federale (TF). A conclusione dell’iter, il DATEC emetterà la decisione di approvazione dei piani: una volta che questa sarà definitiva, il progetto sarà cantierabile.

Nella migliore delle ipotesi i lavori prenderanno il via nel 2020. I tempi necessari per la realizzazione della seconda canna,a partire dall’assegnazione dei lavori principali, saranno di circa sette anni (2020-2027).

Non appena il nuovo traforo sarà operativo, si potrà chiudere quello esistente per dare il via agli interventi di risanamento e, salvo imprevisti, portare a regime l’intera galleria nel 2030, giusto in tempo per festeggiare i 50 anni del più lungo traforo stradale alpino.

Secondo le previsioni aggiornate alla fase di progetto generale, i costi per la realizzazione della seconda canna del San Gottardo sono indicati in circa 1,79 miliardi di Euro, con tolleranza per eccesso o per difetto del 10% (IVA esclusa) dato che conferma i calcoli di studi precedenti. 

Conclusioni

A 35 anni dalla sua apertura, il traforo stradale del Gottardo necessita di un risanamento e di interventi necessari per rispettare le attuali Norme di sicurezza.

La soletta del soffitto deve essere ricostruita e rialzata, il sistema di aerazione deve essere sostituito, le distanze fra le aree di sosta (nicchie) vanno adeguate, la pavimentazione deve essere totalmente rifatta, il rivestimento del cunicolo di sicurezza deve essere rinnovato, gli spazi per le condotte devono essere ingranditi, e le banchine laterali (vie di fuga) devono essere allargate.

Il tutto, in un’opera praticamente impossibile da chiudere al traffico, per via della posizione strategica negli itinerari europei e per evitare l’isolamento del Cantone Ticino dal resto della Confederazione.

Scartate alcune ipotesi come la realizzazione su suolo ticinese di una stazione per il trasbordo ferroviario di veicoli – che, in ogni caso, non avrebbe potuto prendere forma prima del 2028 -, la soluzione scelta – in fondo ovvia – è stata la progettazione di una galleria parallela.

Questa importante opera, sebbene senza aumento di capacità, permetterà oltre che un aumento degli standard di sicurezza rispetto a oggi – in quanto si eviteranno collisioni frontali e laterali -, di intervenire sul tunnel storico prima del compimento del 50° anno di attività: e nel 2030, le due canne lunghe poco meno di 17 km sanciranno la fine del doppio senso di circolazione.