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Il caso della galleria Borzoli-Erzelli

Mitigazione delle vibrazioni indotte dall’avanzamento in galleria mediante esplosivo per il sovrappasso dell’Autostrada A10

Il caso della galleria Borzoli-Erzelli

Per il controllo degli effetti vibrazionali, all’interno di ciascuna canna della galleria Don Guanella, nella zona dell’interferenza, sono stati installati due sensori vibrazionali atti a registrare le caratteristiche del moto vibrazionale in termini di frequenza dominante e velocità di vibrazione nelle tre direzioni, trasversale, longitudinale e verticale rispetto alla direzione di propagazione del moto stesso.

La posizione dei sensori è stata scelta sulla base delle evidenze del modello numerico tridimensionale con riferimento alla differente posizione, rispetto alla fonte della vibrazione, dei paramenti della galleria e delle evidenze emerse dalle analisi sul modello tridimensionale, dalle quali era emerso come, dal punto di vista tensionale, le situazioni maggiormente gravose fossero in corrispondenza dei piedritti della galleria.

Una volta giunti col fronte della galleria a meno di 100 m dalla zona d’interferenza, lo scavo è proseguito a piena sezione come previsto dal progetto, regolando la quantità di esplosivo detonante istantaneamente (e conseguentemente la profondità degli sfondi) sulla base dei valori misurati dal sistema di monitoraggio sopra illustrato.

A circa 30 m dalla zona dell’interferenza l’avanzamento è proseguito a sezione ridotta, con tutte le cautele previste dal progetto e sopra illustrate finché, superata l’interferenza, l’avanzamento ha potuto gradualmente essere ripreso secondo le normali modalità.

È interessante commentare brevemente i risultati del monitoraggio realizzato all’interno delle due canne della galleria Don Guanella al passaggio del fronte della galleria Borzoli-Erzelli e l’applicazione dell’approccio sperimentale, cui si è precedentemente accennato, che si è utilizzato per valutare e prevedere l’effetto indotto dallo scavo con esplosivo sulle due canne della galleria Don Guanella.

Per quanto riguarda il monitoraggio tensionale, i dati registrati hanno mostrato un’ottima corrispondenza con quelli previsti dalla modellazione numerica: gli incrementi tensionali maggiori sui rivestimenti si sono registrati in corrispondenza delle reni e dei piedritti.

Le curve tracciate hanno permesso di seguire l’evolversi degli effetti vibrazionali al diminuire della distanza dall’interferenza e di valutare se intervenire modificando gli schemi di volata. Tale procedura è stata ripetuta iterativamente per ogni sfondo eseguito in modo da migliorare la confidenza dei dati sperimentali in particolar modo a breve distanza.