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Il caso della galleria Borzoli-Erzelli

Mitigazione delle vibrazioni indotte dall’avanzamento in galleria mediante esplosivo per il sovrappasso dell’Autostrada A10

Il caso della galleria Borzoli-Erzelli

In particolare, si è previsto che l’avanzamento potesse procedere a piena sezione senza particolari accorgimenti sino a circa 100 m dall’interferenza. Da qui sino a 30 m dall’interferenza, si sarebbe proceduto sempre a piena sezione, regolando la quantità di esplosivo detonante istantaneamente in funzione delle risultanze di un sistema di monitoraggio vibrazionale opportunamente predisposto all’interno delle canne della galleria Don Guanella.

Lo scavo della porzione inferiore e l’immediato getto del solettone di base, prescritti a distanza sempre inferiore a 15 m dal fronte, garantivano comunque la pronta chiusura del cavo, fondamentale per limitare le deformazioni.

La fase operativa e il monitoraggio

Mentre lo scavo della galleria Borzoli-Erzelli procedeva normalmente a piena sezione, nella zona dell’interferenza si sono operati gli interventi di consolidamento e rinforzo previsti per la galleria Don Guanella.

La corretta esecuzione dell’intervento veniva verificata attraverso apposite telecamere introdotte nei fori di perforazione. L’intervento di rinforzo del rivestimento si è operato durante le ore notturne interrompendo il traffico veicolare per brevi periodi di tempo sulla sola canna interessata.

Contemporaneamente, nella zona dell’interferenza si è predisposto il sistema di monitoraggio previsto dal progetto per tenere sotto controllo gli effetti tensionali e vibrazionali dell’avanzamento della galleria Borzoli-Erzelli sulla struttura dell’esistente galleria Don Guanella.

Per il controllo degli effetti tensionali si è installata una sezione di monitoraggio sulle centine metalliche di rinforzo strutturale e due sezioni sui rivestimenti in calcestruzzo, ognuna delle quali composta da tre coppie di barrette estensimetriche.