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Gli interventi di risanamento della galleria Solagne

Nell’ambito dei lavori di Autostrade per l’Italia relativi al piano di ammodernamento della rete, si inseriscono le attività che Pavimental SpA, sta eseguendo sulle gallerie del territorio

La galleria Solagne sulla A14

Gli interventi di risanamento della galleria Solagne.

Gli interventi partono da un’attività preliminare di verifica delle gallerie, una cosiddetta “Ispezione di punto zero” (assessment), che consiste in un controllo straordinario derivante dalla necessità di valutare “ex novo” lo stato di consistenza dei rivestimenti delle opere prese in considerazione.

L’assessment, particolarmente approfondito, è in grado di restituire informazioni puntuali sullo stato e sulle condizioni dell’infrastruttura e permette l’individuazione dei difetti che vengono classificati in funzione della loro gravità in apposite categorie, definite sulla base del pericolo per la sicurezza degli utenti.

In funzione delle criticità rilevate, viene stabilito il tipo di intervento da realizzare, che può essere principalmente di due tipologie: intervento di “messa in sicurezza a carattere provvisionale (MES)” o intervento di “sistemazione definitiva (SID)”, volto a sanare la difettosità o mettere in sicurezza l’opera.

Nell’area abruzzese, in particolare, Pavimental sta realizzando degli interventi di tipo SID sulla galleria Solagne in canna destra, che prevedono la demolizione parziale o integrale del rivestimento di calotta e piedritti con successiva ricostruzione di questi ultimi.

Galleria Solagne
1. Gli infilaggi dei tubi metallici

La galleria Solagne: caratteristiche, costruzione, interventi

La realizzazione della galleria Solagne (lunghezza complessiva del fornice circa 1.260,85 m, di cui 1.236,00 m di scavo in naturale), che fa riferimento al lotto costruttivo n° 8 dell’Autostrada A14, è avvenuta negli anni Settanta, con tecnica consolidata propria di quel periodo: si eseguiva, dapprima, lo scavo della calotta, per sfondi di lunghezza limitata, ponendo in opera quali elementi di sostegno provvisorio centine e gunite.

Ove il terreno si presentava di caratteristiche peggiori, spesso i minatori procedevano all’uso di elementi di sostegno messi in opera in avanzamento (marcia avanti) per cercare di realizzare lo scavo in condizioni di sicurezza e stabilità.

Si procedeva, quindi, al getto della calotta e, successivamente, si eseguiva lo scavo per sottomurazione dei piedritti. Lo scavo dello strozzo e il getto dell’arco rovescio completavano il ciclo di lavorazioni della galleria Solagne.

In anni successivi, fra la p.k. 44+280 e la p.k. 44+360 in sede destra, sono comparse ampie e diffuse lesioni del rivestimento della calotta, causate dalla presenza di falde acquifere nel terreno.

Galleria Solagne
2. L’impermeabilizzazione del piedritto

Sono quindi stati individuati e messi in opera i seguenti interventi di messa in sicurezza/ripristino:

  • demolizione e ricostruzione dei conci dei tratti in calotta non completamente dissestati;
  • rivestimento di prima fase con rifacimento centine IPN160.

Negli anni successivi, inoltre, sono stati messi in atto ulteriori interventi per garantire l’esercizio della galleria Solagne in condizioni di sicurezza. Questi hanno riguardato, generalmente, il ripristino delle difettosità tramite l’utilizzo di reti elettrosaldate leggere di diametro 4 mm e maglia 2 cm, doppie reti, leggera e pesante, di diametro 10 mm e maglia 5 cm e il rifacimento di alcune canalette esterne in PVC. Gli interventi sono stati realizzati con l’obiettivo di ridurre le venute d’acqua e la caduta a gravità di calcestruzzo distaccato.

Tuttavia, attraverso l’analisi dei dati storici del sistema Maga del 2018, si è osservato un importante stato fessurativo concentrato nella zona della calotta. Si riscontravano, in particolare, lesioni medie e piccole, talvolta passanti, accompagnate da zone risonanti e con calcestruzzo distaccato, macchie di umidità con percolazione lungo la parete, malta fessurata e lesioni ramificate, oltre ad abbondante presenza di acqua causata da numerose macchie di umidità.

I difetti strutturali, in numero minore, si riscontravano principalmente in calotta e lungo tutta la galleria, con ammaloramenti profondi in corrispondenza dei conci ispettivi n° 27, 28, 60, 61, 62 e 63, per i quali, pertanto, sono stati previsti gli interventi di sistemazione definitiva (SID). 

Galleria Solagne
3. L’armatura del piedritto realizzato con cassero prefabbricato

Gli interventi SID

Alla luce dei difetti rilevati e dalle risultanze delle prove in sito, per i conci ispettivi succitati è stato previsto un intervento di carattere definitivo con demolizione parziale o integrale del rivestimento di calotta e piedritti con successiva ricostruzione di questi ultimi.

In particolare, sono in attuazione tre tipologie di intervento SID, che approfondiamo con alcune note tecniche. 

L’intervento SID-1

Applicato ai conci 27 e 28 per una lunghezza totale di 40 m, prevede l’esecuzione di barre in VTR non valvolate e l’integrale demolizione e ricostruzione sia dei piedritti che della calotta.

La prima parte dell’intervento consiste nell’esecuzione dei consolidamenti radiali attraverso 500 barre in VTR non valvolate propedeutici alla fase di demolizione sui singoli conci ispettivi, aventi ciascuno lunghezza pari a 20 m. Si procede, quindi, alla demolizione integrale dei piedritti e della calotta.

In particolare, attraverso una tagliamuri elettrica con corona diamantata montata su binari, si effettua un taglio trasversale su tutto l’arco di calotta e piedritto per campi di avanzamento di 1 m con successiva demolizione meccanica del campo tagliato con fresa puntuale, procedendo senza soluzione di continuità su tutto il concio ispettivo.

Galleria Solagne
4. Gli infilaggi in VTR

Al termine della demolizione di ogni campo di avanzamento, si esegue un accurato disgaggio di eventuali porzioni instabili e la posa in opera di spritz beton fibrorinforzato, deputato a svolgere la funzione di protezione dello scavo dall’umidità dell’aria e trattenuta del materiale minuto.

Al termine di ogni singolo sfondo di demolizione, viene messo in opera il rivestimento di prima fase, costituito da 40 centine tubolari automatiche, le centine sicure di ultima generazione ideate da Pavimental, Maccaferri, CP Technology e Rocksoil che, a partire dalla loro introduzione, stanno dimostrando di essere una soluzione tecnica fortemente innovativa e di apportare reali e importanti vantaggi in termini di sicurezza degli operatori al fronte di scavo in galleria.

Le centine vengono successivamente ricoperte completamente da uno strato di spritz beton fibrorinforzato. Le operazioni di posa del rivestimento di prima fase proseguono per campioni di 1 m fino ad arrivare alla completa ricostruzione del concio ispettivo (20 m) per giungere, poi, a coprire una lunghezza di 40 m.

Si procede, quindi, con la posa del sistema di drenaggio e dell’impermeabilizzazione, seguito dall’inghisaggio dei connettori al piede del nuovo rivestimento. L’ultima fase prevede la messa in opera dell’armatura e il getto del calcestruzzo di rivestimento, previo montaggio del cassero utilizzato sia per la realizzazione dei piedritti che della calotta. 

L’intervento SID-2

Applicato ai conci 62 e 63 per una lunghezza totale di 40 m, prevede l’integrale demolizione e ricostruzione sia dei piedritti che della calotta, con suddivisione dei conci in esame in quattro distinti campi di avanzamento aventi lunghezza pari a 10 m ciascuno.

Galleria Solagne
5. La posa in opera delle centine della dima

Per ogni campo si esegue l’esecuzione al fronte di infilaggi con tubi metallici cementati, atti a garantire il sostegno dei terreni, e barre in VTR valvolate ed iniettate, con funzione di consolidamento al fine di procedere con l’avanzamento dello scavo in condizioni di sicurezza, evitando svuotamenti imprevisti e il distacco della calotta pre-sostenuta dagli infilaggi.

In particolare, sia gli infilaggi metallici che le barre in VTR hanno una lunghezza pari a 15 m e inclinazione tale da conferire ad ogni campo demolito una sezione tronco-conica con apertura crescente, in modo da eseguire tale attività anche sul campo successivo garantendo una sovrapposizione di 5 m.

Il primo campo di avanzamento prevede infilaggi al fronte con 41 tubi metallici cementati e 52 barre in VTR valvolate e iniettate, con successiva realizzazione della dima di protezione del portale, costituita da otto centine metalliche HEB 160 opportunamente collegate tra loro mediante catene, a cui segue uno strato di spritz beton che consente di eseguire il getto in cls della dima, nella quale vengono inglobati gli infilaggi precedentemente eseguiti per almeno 50 cm.

Ciò permette di eseguire in sicurezza le attività di demolizione e realizzazione del pre-rivestimento di prima fase, realizzato con 52 centine HEB 160 opportunamente collegate tra loro mediante catene ricoperte da uno strato di spritz beton fibrorinforzato.

Si avanza, dunque, al campo seguente, effettuando infilaggi a fronte con 43 tubi metallici cementati e 42 barre in VTR valvolate ed iniettate, con successiva demolizione e realizzazione del pre-rivestimento, procedendo come sopra, step by step, fino alla completa messa in sicurezza di tutti i campi di avanzamento. Si esegue, infine, la ricostruzione dei 40 m totali costituenti i due conci.

La demolizione del rivestimento
6. La demolizione parziale del rivestimento
L’intervento SID-3

Applicato ai conci 60 e 61 per una lunghezza totale di 27 m, prevede l’esecuzione di barre in VTR non valvolate e la parziale demolizione e ricostruzione della calotta, oltre alla scarifica superficiale dei piedritti e successivo risanamento.

La prima parte dell’intervento consiste nell’esecuzione dei consolidamenti radiali attraverso 300 barre in VTR non valvolate propedeutici alla fase di demolizione sui singoli conci ispettivi, aventi ciascuno lunghezza pari 20 m. La demolizione del rivestimento di calotta è preceduta da un taglio orizzontale praticato a circa 3 m dal piano stradale, per una lunghezza di 20 m.

A taglio ultimato, si esegue la demolizione attraverso frese puntuali per campioni di 5 m fino a completare l’intero concio ispettivo. Si procede con la realizzazione del sistema di impermeabilizzazione, con l’inghisaggio dei connettori longitudinali sui piedritti esistenti e con la posa in opera dell’armatura di rivestimento della calotta.

Si effettua, dunque, il getto di calcestruzzo in calotta previo montaggio del cassero e successivo risanamento dei piedritti previa scarifica di 20 cm e posa del sistema di impermeabilizzazione e delle reti elettrosaldate. Il risanamento avviene per campi di 6 m secondo uno schema di getto tale da sfalsare le operazioni. 

La posa in opera dell’armatura
7. La posa in opera dell’armatura in calotta

Gli interventi di manutenzione del portale

Ultimati gli interventi SID, si esegue la demolizione meccanica della dima di protezione del portale procedendo con il relativo risanamento. Si procede con la rimozione del cordolo sommitale e si effettua l’attività di scarifica della facciata del portale mediante fresa puntuale, procedendo poi con la sigillatura delle fessure esistenti.

A seguire, previa installazione di rete elettrosaldata, si ripristina lo spessore del portale scarificato attraverso un getto di spritz beton strutturale. La fase successiva prevede il rifacimento del cordolo sommitale in calcestruzzo armato attraverso inghisaggio di opportuni ferri di ripresa sul portale ricostruito. Le lavorazioni vengono ultimate con la rasatura di regolarizzazione della superficie.

Pavimental sta effettuando gli interventi secondo i migliori standard e le più avanzate tecnologie disponibili sul mercato. I lavori, cominciati alla fine del 2021, sono attualmente in fase di completamento e presto restituiranno agli utenti la galleria Solagne completamente ammodernata e più sicura.

Il cassero della calotta
8. Il cassero della calotta

Dati tecnici

  • Stazione Appaltante: Autostrade per l’Italia SpA
  • Contraente Generale ed Esecutori dei Lavori: Pavimental SpA
  • Direttore Tecnico: Ing. Claudio Ceccarelli
  • Progetto esecutivo: 10 Marzo 2021
  • RUP: Ing. Antonio Tosi
  • Direzione dei Lavori e Responsabile Sicurezza: Ing. Agostino Basile di Tecne, Gruppo Autostrade per l’Italia SpA
  • Direzione di Cantiere: Ing. Giovanni Vicomanni
  • Responsabile della Produzione: Sig. Paolo Iuculano
  • Importo dei lavori: 4.226.420,66 Euro
  • Durata dei lavori: 185 giorni
  • Data di consegna: 10 Dicembre 2021
  • Data di ultimazione: 12 Giugno 2022

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