La rettifica e adeguamento della galleria Ponte Pià sulla Statale 237 del Caffaro – che mette in collegamento Trento, la zona del Garda e tutta l’area del Trentino occidentale con la direttrice verso la Lombardia – è un’opera attesa da decenni dal territorio di riferimento. Con un importo per i lavori superiore a 32 milioni di euro per il lotto 1 (quello principale, mentre il lotto 2 riguarda le opere di protezione della viabilità provvisoria per la fase di cantiere) rientra negli investimenti della Provincia autonoma di Trento per una rete della mobilità sicura ed efficiente in tutto il territorio di competenza. In particolare punta al miglioramento di un asse stradale altamente trafficato e rilevante a servizio delle Valli Giudicarie, che comprendono Giudicarie esteriori, bacino del Chiese, Busa di Tione e della Val Rendena con la sua grande rilevanza economica e turistica, in coerenza con le altre opere previste in questo quadrante come le varianti stradali di Pinzolo e di Ponte Arche.
Descrizione dell’opera
L’intervento si colloca dunque in corrispondenza della galleria denominata Ponte Pià, caratterizzata da un andamento del tracciato particolarmente sinuoso e da una sagoma ristretta che non soddisfa i requisiti geometrici previsti da normativa.
La realizzazione delle opere è dettata dalla necessità di adeguamento della galleria agli standard di sicurezza previsti dalla normativa vigente per i veicoli in transito e per gli addetti alla manutenzione, in considerazione dell’elevata pericolosità del tracciato attuale e dell’elevato livello di traffico.
Il tratto stradale interessato dai lavori risulta quindi caratterizzato da uno sviluppo complessivo di circa 1.730 m che, procedendo in direzione Tione, comprende i seguenti interventi: un primo tratto di rettifica stradale all’aperto, di sviluppo pari a 56,80 m, prima di raggiungere il nuovo portale della galleria lato Ponte Arche, la realizzazione di una nuova galleria stradale di sviluppo pari a 1.102,30 m, fino all’intersezione con la galleria esistente, l’allargamento e il rivestimento di un tratto della galleria esistente di sviluppo pari a circa 571 m, oltre alla realizzazione lungo la carreggiata di 6 piazzole di emergenza e di 3 vie di fuga collegate con l’esterno. Nel restante tratto di galleria esistente, di circa 256 m di estesa, verranno sostituiti gli impianti tecnologici in coerenza con quanto realizzato nella nuova galleria.
Il progetto è caratterizzato da una piattaforma stradale di larghezza appartenente alla categoria F2 “Strade locali in ambito extraurbano”, costituita da 2 corsie unidirezionali di marcia, ciascuna di larghezza pari a 3,25 m, e da 2 banchine laterali della larghezza di 1 m ciascuna, a margine delle quali è collocato un profilo redirettivo in calcestruzzo.
Il progetto prevede l’avanzamento del fronte di scavo a piena sezione e la realizzazione dell’arco rovescio solo in corrispondenza dell’imbocco in detrito e dell’attraversamento delle zone di faglia.
L’impiego di metodologie di pre-sostegno del contorno di scavo è previsto solo nei primi metri di galleria lato Ponte Arche in cui lo scavo interessa depositi di terreno sciolto e, qualora necessario, in corrispondenza dell’attraversamento di tratti di ammasso particolarmente fratturati.
Il rivestimento definitivo della galleria sarà costituito da getto in opera di calcestruzzo parzialmente armato, completamente impermeabilizzato all’estradosso con manto in PVC suddiviso in compartimenti riparabili.
Per quanto riguarda la procedura di appalto curata da Apac- Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti, i lavori sono stati affidati all’associazione temporanea di impresa formata da P.A.C. SpA di Bolzano (capogruppo) e da S.I.E.I. – Società Impianti Elettrici Industriali Srl di Quinto Vicentino (VI) e Bouygues E&S Italia SpA di Milano.
Quanto all’importo dettagliato, i lavori di rettifica e adeguamento della galleria ammontano a 32.365.990,66 euro, dei quali 808.000 euro per oneri della sicurezza. La consegna del cantiere è avvenuta il 22 agosto 2023, per un tempo di esecuzione previsto in progetto pari a 932 giorni. Pertanto, i lavori si concluderanno nel marzo 2026.
Cantierizzazione e opere propedeutiche
A oggi sono state realizzate le opere propedeutiche alle fasi di scavo della galleria. In particolare, nel tratto che precede l’imbocco lato Ponte Arche della nuova galleria, alla luce dell’interferenza delle opere con la sede stradale esistente, è stata realizzata una pista provvisoria per la deviazione del traffico veicolare che permarrà per tutta la durata del cantiere. Inoltre, al fine di minimizzare l’impatto del cantiere sulla rete viaria esistente, l’impresa ha proposto come soluzione migliorativa la realizzazione di un sottopasso di cantiere a collegamento tra l’area di scavo e le aree di stoccaggio e lavorazione del cantiere.
In particolare tale collegamento permetterà ai dumper che trasportano il materiale di scavo di attraversare la S.S. 237 senza interromperne il traffico, con notevole beneficio per l’intera rete viaria locale.
Il nuovo imbocco lato ponte arche
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo imbocco lato Ponte Arche. A oggi è visibile la paratia multi-tirantata tipo berlinese – con uno sviluppo pari a 66 m circa e altezza variabile fino ad un massimo di 13 m circa – realizzata per il sostegno delle pareti di scavo della trincea di imbocco galleria.
La struttura del portale della galleria sarà completamente ritombata in modo da ricostruire il più possibile la conformazione originaria del pendio. I muri di contenimento della galleria artificiale di imbocco e tutti i muri di controripa che precedono e seguono il manufatto di imbocco saranno integralmente rivestiti in pietra locale.
Le modalità di scavo e le infrastrutture idrauliche limitrofe
Il progetto prevede l’applicazione di metodi di scavo differenziati a seconda della tipologia di galleria da realizzare e delle relative problematiche costruttive: per la galleria stradale di nuova costruzione, come anche per lo scavo del cunicolo di sicurezza e della galleria di ventilazione, verrà impiegato il metodo drill & blasting con ricorso a microcariche e scavo meccanizzato nei tratti caratterizzati da problematiche particolari, mentre nel tratto oggetto di allargamento della galleria stradale esistente lo scavo avverrà con l’impiego di mezzi meccanici.
Al fine di garantire la sicurezza del traffico lungo la viabilità esistente e di evitare la possibilità di danneggiamenti delle infrastrutture idrauliche presenti in vicinanza del tracciato e sensibili alle vibrazioni indotte dall’impiego degli esplosivi, il progetto prevede l’esecuzione del monitoraggio sismico di ciascuna volata in tutti i punti individuati come sensibili.
A oggi sono attivi vibrometri triassiali finalizzati al controllo delle vibrazioni, che rimarranno attivi per tutta la durata delle operazioni di scavo. Le misurazioni acquisite dagli strumenti vengono condivise in tempo reale tramite una piattaforma web e specifici segnali di allarme sono stati predisposti in caso di avvicinamento o superamento dei limiti di soglia appositamente predefiniti.
Viabilità provvisoria sulla sponda dell’invaso di Ponte Pià
La realizzazione dei lavori di allargamento e ripristino del tratto di galleria esistente rende necessaria la deviazione provvisoria del traffico sulla sede stradale dismessa ubicata lungo la sponda in destra idrografica dell’invaso di Ponte Pià per una durata complessiva di circa 280 giorni, come da offerta tecnica presentata in sede di gara dall’impresa aggiudicataria, a fronte dei 500 giorni previsti da progetto.
Per l’utilizzo di tale viabilità sono state realizzate opere di protezione dalla caduta massi individuate all’interno dell’opera come lotto 2. I lavori del lotto 2 sono stati consegnati all’impresa Georock Srl di Spiazzo (TN) in data 9 marzo 2023 e sono in fase di conclusione.
I lavori hanno visto un dettagliato disgaggio delle pareti rocciose per eliminare i massi posizionati in condizioni critiche di stabilità e l’utilizzo di reti in aderenza alle pareti rocciose, per contenere eventuali distacchi ma anche per ridurre la loro energia di caduta, eliminando così le traiettorie che possono risultare difficilmente intercettabili dalle barriere paramassi. Sono inoltre state realizzate due linee di barriere paramassi: una situata immediatamente a monte della strada e una seconda linea posta lungo la cengia, a contenimento dei distacchi provenienti dalle fasce rocciose sommitali.
DATI TECNICI
Stazione appaltante: Provincia autonoma di Trento (PAT) – Dipartimento infrastrutture e trasporti – Agenzia provinciale per le opere pubbliche (APOP) – Servizio Opere Stradali e Ferroviarie (SOSF)
Contraente generale ed esecutori dei lavori: RTI con capogruppo P.A.C. SpA, con sede in Bolzano (BZ), e mandanti S.I.E.I. Srl, con sede in Quinto Vicentino (VI), e Bouygues E&S Italia SpA, con sede in Milano
Progetto esecutivo: ing. Paolo Nicolussi Paolaz Direttore Ufficio Strutture Stradali del SOSF
RUP: ing. Carlo Benigni Dirigente del SOSF
Direttore operativo: geom. Mario Moser del SOSF
Direzione dei Lavori: ing. Paolo Nicolussi Paolaz, Direttore Ufficio Strutture Stradali del SOSF
Collaboratori: ing. Tiziana Moratti, geom. Rosario Sala, geom. Walter Nicolussi Zatta del SOSF
Assistenza geologica: dott. geol. Paolo Campedel
Responsabile Sicurezza: ing. Sergio Broseghini del SOSF – CSE
Direzione di Cantiere: ing. Emilio Bianchi di P.A.C. SpA
Importo dei lavori: euro 32.365.990,66 dei quali euro 808.000,00 per oneri della sicurezza
Durata dei lavori (giorni): 932 giorni naturali consecutivi
Data di consegna: 22 agosto 2023
Data di ultimazione: 10 marzo 2026
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