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Soluzioni speciali per le carpenterie in c.a. della metro Dateo

La necessità di lavorare con tempistiche ristrette per agevolare il passaggio programmato della TBM ha portato l’Ufficio Tecnico di Ulma Construction Srl ad adattare i suoi sistemi e sviluppare accorgimenti specifici per questo cantiere

Soluzioni speciali per le carpenterie in c.a. della metro Dateo

Un’ulteriore criticità era costituita dalla presenza dell’acqua, che ha richiesto misure precauzionali specifiche. La particolarità della stazione era quella di avere 20 m di battente d’acqua al di sopra, quindi 20 m di acqua a fondo scavo e circa 2 bar di pressione.

Per far fronte al problema, sono stati eseguiti consolidamenti al fronte in arrivo e in partenza, ma anche dei monoliti in calcestruzzo realizzati in forma precauzionale: con la TBM in posizione, le viene gettato attorno il monolite per farla partire già con la chiusura alle spalle.

La stazione ha una profondità di circa 30 m, che ha consentito di sfruttare l’altezza per la collocazione dei locali tecnologici, riducendone le dimensioni in pianta a 60×20 m circa, a fronte degli 80×20 delle altre.

I solai d’interpiano, realizzati in opera, hanno spessori variabili da 50 cm a 1 m (per quello di copertura). In tutto sono stati realizzati sei solai, e per quello cantinato è stata adottata la tecnica del top down.

Al di sotto di quest’ultimo sono stati realizzati vasca di aggottamento (situata a 32 m di profondità), scavo, impermabilizzazione, solaio di fondazione (30 m di profondità) e strutture di elevazione, per legare le quali si è scelto di ricorrere a delle tasche antigalleggiamento, in grado di fornire anche un appoggio per il solaio.

La presenza dell’acqua ha richiesto una cautela aggiuntiva, e sono stati messi in campo tutti gli accorgimenti necessari: con la tecnica della palancola sono state realizzate delle paratie da 50 m e 1,20 m di spessore, armate in modo imponente con ferri da 40 mm, e dotate di due giunti waterstop all’interno di ciascuna palancola oltre che di due tubicini microforati per eventuali iniezioni di resina, al fine di ovviare agli eventuali imprevisti di un getto alla profondità di 50 m.

Tutti i lavori sono stati articolati in due fasi: una precedente all’ingresso e alla manutenzione delle TBM, con la realizzazione di solai e strutture di elevazione; una successiva in cui sono stati portati a termine i solai, dopo che entrambe le TBM erano ripartite.

Dal momento che la struttura di spinta andava posata e montata dopo l’arrivo della macchina e la sua collocazione di fronte alla paratia, è stato necessario lasciare delle asole per consentire l’assistenza alla macchina, e per la loro chiusura è stato necessario un coordinamento continuo tra la Struttura Tecnica Metro Blu e Alpina SpA.