Dopo circa quattro anni di disagi dovuti ai lavori lungo Viale Fulvio Testi, gli utenti riusciranno a muoversi in “automatico” grazie alle nuove tecnologie delle quali si è dotata la Linea 5, prima a Milano ad essere senza conducente.
La sicurezza dei viaggiatori è stata posta al centro del progetto; tra i treni e le banchine ci saranno delle vetrate continue che impediranno la caduta verso i binari e una serie di porte automatiche, che si apriranno in pochi secondi solo con il treno in stazione, consentirà l’accesso all’interno del veicolo lungo circa 50 m.
La formula contrattuale del project financing, per la prima volta in Italia applicata ad una infrastruttura metropolitana, ha consentito di costruire in tempi contenuti un’opera di particolare rilievo. Per il momento saranno aperti circa 7 km su un totale di 13 ma consentiranno di collegare nuove realtà urbane, come ad esempio l’area di Bicocca con l’Università, attraverso il nodo di interscambio di Zara, alla Linea 3 e da qui al resto della rete.
La compagine societaria impegnata in tale realizzazione è composta da soci che già hanno collaborato in altre realizzazioni di rilievo sia in Italia che all’estero: Astaldi SpA, Ansaldo STS SpA, AnsaldoBreda SpA, Alstom SpA ed ATM SpA hanno costituito la Società Concessionaria Metro 5 per la realizzazione e la gestione della Linea 5 della Metropolitana di Milano.
L’affidabilità sociale ed economica della compagine ha consentito alle Banche finanziatrici di impegnare poco meno di 800 milioni che, uniti a quelli erogati dal Comune di Milano e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, hanno consentito il finanziamento dell’opera nel corso dei lavori.
La tratta che si andrà ad inaugurare si sviluppa al di sotto di un grande asse viario ove è stata realizzata un’unica canna con una TBM del diametro esterno di 9,40 m (8,60 m è il diametro interno della galleria rivestita) che ha scavato l’intero percorso in circa dieci mesi. Le sette stazioni che saranno aperte sono prevalentemente costituite da piano atrio, piano mezzanino dove sono collocati gli impianti tecnologici, e dal piano banchine, con le stesse poste lateralmente alle gallerie; la stazione Zara presenta l’interscambio con la linea gialla ed è caratterizzata da una struttura a banchina centrale.
Al capolinea periferico di Bignami è stato realizzato in sotterraneo il posto operativo di controllo, cuore del sistema di gestione del traffico cui è demandato il controllo e il corretto funzionamento di tutti i sistemi automatici della linea compresi quelli di sicurezza, con annesso deposito sotterraneo.
Dopo la tratta funzionale che sarà aperta a Novembre la linea a fine 2013 si amplierà con altre due stazioni, ambedue di fondamentale importanza: la stazione Isola, posta al centro di un’ampia area di riqualificazione urbana, e la stazione Garibaldi, nodo di scambio tra diversi sistemi di trasporto urbani ed extraurbani, quali la Linea 2 della Metropolitana, il passante ferroviario e la Stazione Garibaldi di RFI, ormai sede anche di collegamenti internazionali e di numerosi collegamenti con Roma ed altre importanti città.
La seconda tratta tra Garibaldi e San Siro è stata oggetto di ulteriore concessione firmata il 2 Febbraio 2011 ma ad oggi già vede un avanzamento dei lavori superiore al 30%.Metro 5 infatti ha come obiettivo di aprire all’esercizio l’intera linea Bignami-San Siro in occasione dell’Expo del 2015.
Questa tratta viene affrontata con quattro TBM di piccolo diametro (6,70 m) e porta a 13 i chilometri totali della linea lilla e a 19 il numero delle stazioni, andando a congiungere al network ulteriori quartieri posti nella zona centrale di Milano fino a collegare lo stadio di San Siro posto ad Ovest del centro urbano.