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La Linea 1 della metro di Torino riprende a correre

In pochi anni, la metropolitana torinese si amplierà di nuove tratte e stazioni prolungando la propria estensione

La Linea 1 della metro di Torino riprende a correre

Nel giro dei prossimi cinque anni, la metropolitana torinese si doterà di ulteriori 5,3 km di linea, sei stazioni e due capolinea: quello di Piazza Bengasi, che fungerà da hub del trasporto pubblico e privato, ossia da terminal di interscambio oltre che con i mezzi privati con tutte le linee urbane ed extraurbane del trasporto pubblico che arrivano dal Sud della città di Torino, e quello di Cascine Vica che, grazie ai parcheggi che Infra.To e l’Amministrazione realizzeranno, fungerà da interscambio con il traffico privato proveniente dalla tangenziale.

Immagini

  • La realizzazione del tappo di fondo stazione con jet-grouting
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    La realizzazione del tappo di fondo stazione con jet-grouting
  • La realizzazione del tappo di fondo stazione con jet-grouting
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    La realizzazione del tappo di fondo stazione con jet-grouting
  • Il tracciato della tratta Collegno-Cascine Vica
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    Il tracciato della tratta Collegno-Cascine Vica
  • Un rendering (piano strada) della stazione Certosa
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    Un rendering (piano strada) della stazione Certosa
  • La metropolitana torinese completerà altri 5,3 km di linea, con sei stazioni e due capolinea (Piazza Bengasi e Cascine Vica)
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    La metropolitana torinese completerà altri 5,3 km di linea, con sei stazioni e due capolinea (Piazza Bengasi e Cascine Vica)
  • La realizzazione dello scavo a foro cieco
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    La realizzazione dello scavo a foro cieco
  • La stima dei dati di carico della Linea 1 della metropolitana di Torino
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    La stima dei dati di carico della Linea 1 della metropolitana di Torino
Il prolungamento Sud: Lingotto-Bengasi

Il prolungamento Sud della linea 1 prevede 1,9 km di tunnel, due stazioni e tre pozzi di intertratta. È attualmente in costruzione dopo che nell’Agosto del 2013, a seguito della manifestata impossibilità di rispettare le tempistiche contrattuali relative all’esecuzione dell’opera e del venire meno della capacità finanziaria necessaria per la continuazione del contratto da parte delle Imprese appaltatrici, il contratto è stato rescisso. Al fine di evitare di bandire una nuova gara che avrebbe comportato un protrarsi dei tempi, un aggravio dei costi e un’incertezza sulla continuità della copertura finanziaria a seguito di nuove approvazioni ministeriali, come prevede la Legge Infra.To ha subito avviato i contatti con la seconda Impresa classificata per verificare se sussistevano le condizioni per il subentro ai lavori alle medesime condizioni stabilite dal Bando di gara assegnato. 

In seguito al suo diniego, ha contattato la terza Ditta classificata, il Consorzio Cooperative Costruzioni (CCC) che, conclusi positivamente gli incontri tecnici-giuridici con la Stazione Appaltante, ha siglato il nuovo contratto e affidato i lavori a CMC Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna. La complessa gestione delle problematiche emerse in questi anni e la scelta di rescindere il contratto con le Imprese, nonostante sia un evento abbastanza raro nel panorama italiano, si è rivelata nel tempo adeguata e corretta, in quanto ha permesso di riprendere in tempi brevi i lavori e di dare nuovamente certezze nei tempi di realizzazione dell’opera. Nel Luglio 2014, i lavori sono stati affidati alla Ditta CCC che, dopo i primi mesi necessari per studiare il progetto e apportare delle migliorie in relazione alle proprie competenze tecniche e alla disponibilità dei macchinari in loro possesso, ha iniziato ad allestire il cantiere per riprendere a pieno ritmo i lavori nel mese di Novembre.

Attualmente, si sta lavorando in simultanea su tutti i cantieri con la costruzione al rustico delle stazioni e dei pozzi di ventilazione. La TBM che realizzerà il tunnel arriverà questa estate e sarà pronta a scavare già nel mese di Ottobre. Nel giro di sei mesi tutto il tunnel sarà realizzato e si potrà cominciare la fase di realizzazione delle opere di finitura e degli impianti delle stazioni.

Infra.To e la Città di Torino hanno inoltre previsto nel nuovo contratto la possibilità di accelerare l’esecuzione dei lavori per ridurre i tempi del cantiere e conseguentemente per contenere i disagi che ricadono sia sulla cittadinanza che sul commercio delle aree interessate.

Il prolungamento Ovest: Collegno-Cascine Vica

La vera novità di quest’ultimo periodo è quella riguardante lo sviluppo ad Ovest della linea, ossia la tratta Collegno-Cascine Vica che prevede 3,4 km di tunnel e quattro stazioni con attestamento del temporaneo capolinea a ridosso della tangenziale di Torino. L’opera è stata inserita nel Decreto Sblocca Italia e confermata recentemente dal nuovo Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Delrio. Come previsto dal Decreto stesso, per aggiudicarsi il finanziamento totale dell’opera a carico dello Stato, Infra.To ha realizzato in tempi di record il progetto definitivo della tratta. Adesso, si è in attesa dell’approvazione del Decreto per renderlo esecutivo e sbloccare i primi finanziamenti. Successivamente si potrà procedere con la prima gara relativa alla parte tecnologica di sistema entro Agosto 2015.

Successivamente, come per la precedente tratta Lingotto-Bengasi, anche per la realizzazione di questa opera la Stazione Appaltante Infra.To effettuerà un Bando di gara integrato. La Ditta che si aggiudicherà i lavori dovrà quindi realizzare anche il progetto esecutivo dell’opera. I primi cantieri sono previsti nei primi mesi del 2016 e i lavori dureranno complessivamente circa quattro anni. Nel redigere il progetto definitivo, Infra.To ha apportato anche una serie di migliorie tecniche rispetto al preliminare, delle quali due sono quelle più rilevanti: una riguarda la parte architettonica della stazione e la sua fruibilità da parte degli utenti mentre l’altra riguarda la parte progettuale di costruzione del tunnel.

Le stazioni

Le stazioni su Corso Francia (Collegno Centro, Leumann e Cascine Vica) in origine erano previste ad un solo livello con accesso diretto in ciascuna banchina, senza possibilità di cambio di direzione all’interno della stazione e di sottoattraversamento del Corso Francia attraverso l’atrio di stazione. 

Con la modifica progettuale risultano essere ora a due livelli, con una zona d’atrio a monte dell’unica linea di controllo raggiungibile da entrambi gli accessi posti sui due lati (Est e Ovest) del Corso Francia, a una quota di circa –7 m dal piano stradale; il piano banchine è invece posto ad una quota di circa –11,80 m, più profondo di circa 4,9 m rispetto alla precedente configurazione. Verrà inoltre installato un ascensore per ogni accesso a piano strada che permetterà di migliorare l’accessibilità alla metropolitana da parte di ogni tipologia di utenti. Si è cercato inoltre di rendere più compatte le stazioni, al fine di contenere l’impatto sul tessuto urbano e stradale superficiale.

Il tunnel

Il piano di rotolamento della linea, anche in conseguenza dell’abbassamento del piano banchine nelle tre stazioni di Corso Francia, è posto mediamente ad una profondità di circa 12,5-13,5 m dalla superficie, più profondo rispetto alla soluzione del progetto preliminare di 4-5 m.

Ne consegue che la tipologia costruttiva della galleria di linea nella sezione sopra citata viene mutata da galleria con esecuzione dalla superficie (tipo Cut & Cover), come previsto nel progetto preliminare, a galleria profonda eseguita a foro cieco di tipo tradizionale con consolidamenti prevalentemente dalla superficie.

Tale variazione comporterà un minore impatto in superficie e una miglior gestione della viabilità in fase di realizzazione della galleria, cantieri concentrati e non diffusi, minori volumi scavati e minori volumi di materiali da costruzione impiegati, minore emissione di rumori e polveri e minore abbattimento degli alberi esistenti lungo l’asse di Corso Francia.

Conclusioni

Con l’entrata in esercizio dei due prolungamenti, e la creazione dei parcheggi di interscambio, la fruibilità della metropolitana e il tempo di percorrenza dell’intera tratta sarà davvero eccellente. In circa 30 minuti sarà possibile infatti percorrere i 18,5 km di linea, raggiungere i principali centri di interesse di Torino (stazioni ferroviarie, Torino centro, polo ospedaliero e polo fieristico del Lingotto) e servire i comuni limitrofi di Rivoli, Grugliasco e Collegno ad Ovest e Moncalieri e Nichelino a Sud. Con questi risultati si stima che la metropolitana torinese possa incrementare notevolmente il numero di passeggeri trasportati riducendo di conseguenza il numero di auto private circolanti sulla strada. Si stima infatti che, dagli attuali 40 milioni di passeggeri trasportati all’anno, nel 2020 si possano muovere circa 51 milioni di utenti. 

La Società Infra.To

Infra.To Srl è una Società di proprietà della Città di Torino a Socio unico. La Società ha per oggetto la proprietà e la gestione delle infrastrutture, nonché le attività di engineering, di progettazione, di costruzione e sviluppo impianti, sistemi e infrastrutture, anche ferroviari, per i sistemi di trasporto delle persone e delle merci, sia pubblici che privati, nell’ambito di quanto previsto dalla normativa vigente per le Società a totale partecipazione pubblica.

La città di Torino ha conferito a Infra.To i beni patrimoniali della Linea 1 della Metropolitana Automatica di Torino (13,2 km), della linea tramviaria 4 (18 km) e della linea tramviaria 16 (12 km).